Gellio, Notti attiche: Liber 5, 18-20

Gellio, Notti attiche: Liber 5, 18-20

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 5, 18-20
[XVIII] An quid et quantum differat historia ab annalibus; superque ea re verba posita ex libro rerum gestarum Sempronii Asellionis primo [XVIII] In cosa e quanto la storia differisce dagli annali; e su quest'argomento le parole messe nel primo libro delle imprese di Sempronio Asellio
[1] "Historiam" ab "annalibus" quidam differre eo putant, quod, cum utrumque sit rerum gestarum narratio, earum tamen proprie rerum sit "historia", quibus rebus gerendis interfuerit is, qui narret; [2] eamque esse opinionem quorundam Verrius Flaccus refert in libro de significatu verborum quarto [1] Alcuni pensano che "la storia" differisca dagli "annali" in questo, poiché, pur essendo entrambi il racconto di eventi, tuttavia la "storia" sia propriamente di quei fatti, alle quali imprese partecipò, chi racconta; [2] e Verrio Flacco riferisce esserci questo parere di alcuni nel quarto libro sul significato delle parole
Ac se quidem dubitare super ea re dicit, posse autem videri putat nonnihil esse rationis in ea opinione, quod historia Graece significet rerum cognitionem praesentium E certo dice che egli dubita su tale questione, pensa poi che possa sembrare non esserci nessuna ragione in tale opinione, perché storia in greco significa la conoscenza dei fatti presenti

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Gellio, Notti attiche: Liber 15, 22-27
Gellio, Notti attiche: Liber 15, 22-27

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 15, 22-27

[3] Sed nos audire soliti sumus annales omnino id esse, [4] quod historiae sint, historias non omnino esse id, quod annales sint: [5] sicuti, quod est homo, id necessario animal est; quod est animal, non id necesse est hominem esse [3] Ma siamo soliti sentire che gli annali sono assolutamente ciò, [4] che sono le storie, le storie non sono del tutto ciò, che sono gli annali: [5] come, ciò che è un uomo, esso è necessariamente un animale; ciò che è un animale, non è necessariamente che ciò sia un uomo
[6] Ita "historias" quidem esse aiunt rerum gestarum vel expositionem vel demonstrationem vel quo alio nomine id dicendum est, "annales" vero esse, cum res gestae plurium annorum observato cuiusque anni ordine deinceps componuntur [6] Così dicono che "le storie" sono certo o l'esposizione dei fatti o la dimostrazione o bisogna dirlo con qualche altro termine, che invece sono "annali", quando le imprese di diversi anni sono riportate successivamente con l'ordine seguito di ciascun anno

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Gellio, Notti attiche: Liber 15, 10-14
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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 15, 10-14

[7] Cum vero non per annos, sed per dies singulos res gestae scribuntur, ea historia Graeco vocabulo ephemeris dicitur, cuius Latinum interpretamentum scriptum est in libro Semproni Asellionis primo, ex quo libro plura verba ascripsimus, ut simul, ibidem quid ipse inter res gestas et annales esse dixerit, ostenderemus [7] Quando invece le imprese sono scritte non per anni, ma per singoli giorni, questa narrazione con vocabolo greco è detta efemeride, la cui traduzione latina fu scritta nel primo libro di Sempronio Asellio, dal quale libro abbiamo tratto molte parole, affinchè contemporaneamente, mostrassimo quello che egli stesso aveva detto essere le imprese e gli annali
[8] "Verum inter eos", inquit "qui annales relinquere voluissent, et eos, qui res gestas a Romanis perscribere conati essent, omnium rerum hoc interfuit [8] "In realtà fra essi - dice- quelli che avevano voluto lasciare annali, e quelli, che avevano cercato di scrivere le imprese dei Romani, di tutto ci fu questa differenza

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 2, 28-30

Annales libri tantummodo, quod factum quoque anno gestum sit, ea demonstrabant, id est quasi qui diarium scribunt, quam Graeci ephemerida vocant Gli annali semplicemente libri, descrivevano quale evento si sia compiuto, riportavano queste cose anche anno per anno, cioè come quelli che scrivono un diario, che i Greci chiamano efemeridi
Nobis non modo satis esse video, quod factum esset, id pronuntiare, sed etiam, quo consilio quaque ratione gesta essent, demonstrare Vedo non solo essere sufficiente per noi, presentare ciò, che sia stato fatto, ma anche dimostrare, per quale decisione e quale motivo siano state fatte"

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Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 5, 13-14

" [9] Paulo post idem Asellio in eodem libro: "Nam neque alacriores" inquit "ad rempublicam defendundam neque segniores ad rem perperam faciundam annales libri commovere quicquam possunt [9] Poco dopo lo stesso Asellio nel medesimo libro dice : "Infatti gli annali né possono renderli più pronti alla difesa dello stato né più restii a trattare male la situazione

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