Gellio, Notti attiche: Liber 3, 8-10, pag 2

Gellio, Notti attiche: Liber 3, 8-10

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 3, 8-10
Sed alia quoque ibidem congerit frigidiuscula: veluti septem opera esse in orbe terrae miranda et sapientes item veteres septem fuisse et curricula ludorum circensium sollemnia septem esse et ad oppugnandas Thebas duces septem delectos

[17] Tum ibi addit se quoque iam duodecimam annorum hebdomadam ingressum esse et ad eum diem septuaginta hebdomadas librorum conscripsisse, ex quibus aliquammultos, cum proscriptus esset, direptis bibliothecis suis non comparuisse

Ma aggiunge ugualmente anche altre interessanti: come che sono sette le opere da ammirare sulla terra e che furono sette anche gli antichi saggi e che sono sette le corse consuete dei giochi dei circhi e scelti sette capi per espugnare Tebe

[17] Aggiunge qui dunque che anche lui era già entrato nel dodicesimo settennato di anni e che fino a tale giorno aveva scritto settanta libri, fra cui moltissimi, quando era stato proscritto, non comparivano nelle sue biblioteche distrutte

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