Latino: dall'autore Cicerone, opera Pro Murena parte 01; 01-04
| [4] Ac si, ut non nullis in civitatibus fieri solet, patronus huic causae publice constitueretur, is potissimum summo honore adfecto defensor daretur qui eodem honore praeditus non minus adferret ad dicendum auctoritatis quam facultatis | [4] Ma se, come suole accadere in molte città, si costituisce dufficio un avvocato per questa causa, sia soprattutto affidato come difensore chi, ricoperta la carica più importante, insignito della stessa carica, garantisca non minore autorevolezza che capacità nellesprimersi |
| Quod si e portu solventibus ei qui iam in portum ex alto invehuntur praecipere summo studio solent et tempestatum rationem et praedonum et locorum, quod natura adfert ut eis faveamus qui eadem pericula quibus nos perfuncti sumus ingrediantur, quo tandem me esse animo oportet prope iam ex magna iactatione terram videntem in hunc cui video maximas rei publicae tempestates esse subeundas | Infatti, se quelli che rientrano nel porto dal mare alto sono soliti insegnare con grande lena a quelli che dal porto si allontanano la disposizione sia delle tempeste, sia dei pirati, sia dei luoghi, dato che la natura porta a che noi favoreggiamo quelli che si immettono negli stessi pericoli a cui noi scampammo, quale disposizione d animo bisogna allora che sia a me, che ormai vedo la terra ferma da una grande tempesta, verso costui, a cui vedo che devono addensarsi le più grandi tempeste dello stato |
| Qua re si est boni consulis non solum videre quid agatur verum etiam providere quid futurum sit, ostendam alio loco quantum salutis communis intersit duos consules in re publica Kalendis Ianuariis esse | E perciò, se è compito di un buon console non solo vedere che cosa succede, ma anche prevedere che cosa avverrà, mostrerò in altro momento quanto interessi alla salvezza comune che ci siano due consoli nello stato alle Calende di gennaio |
