Sive enim vicerimus, qui quidem pulcherrime viceramus nisi Lepidus perdere omnia et perire ipse cum suis concupivisset, tua nobis auctoritate opus est ad conlocandum aliquem civitatis statum; sive etiam nunc certamen reliquum est, maxima spes est cum auctoritate tua tum in exercitus tui viribus Sed propera, per deos Scis quantum sit in temporibus, quantum in celeritate [13] Sororis tuae filiis quam diligenter consulam spero te ex matris et ex sororis litteris cogniturum Qua in causa maiorem habeo rationem tuae voluntatis quae mihi carissima est quam, ut quibusdam videor, constantiae meae Sed ego nulla in re malo quam in te amando constans et esse et videri |
Se avremmo vinto, noi che avevamo già vinto in maniera certo meravigliosa se Lepido non avesse voluto rovinare tutte le cose e morire lui stesso con i suoi, abbiamo bisogno della tua autorità per rimettere a punto un certo modo di essere della città; se anche ora cè ancora battaglia, cè la massima speranza tanto nella tua autorevolezza quanto nelle forze del tuo esercito Ma affrettati, per gli dei Sai quanta importanza sia nel momento opportuno, quanto nella velocità [13] Spero che tu saprai dalle lettere di tua madre e di tua sorella quanto bene mi occupo dei figli di tua sorella E in questa situazione io ho maggior rispetto della tua volontà che mi è carissima piuttosto che, come sembra a qualcuno che io faccia, della mia coerenza Ma io preferisco essere e sembrare coerente in nulla più che nel volerti bene |