Susanna e i Vecchioni di Artemisia Gentileschi

Sovrastata dalle due figure appoggiate ad una balaustra, la donna deve scegliere. Lasciarsi sedurre oppure i loschi individui racconteranno al marito di averla sorpresa con il suo amante. L'uomo più giovane suggerisce delle parole al suo amico, e questi forse le riporta, invitando la donna a stare zitta. Susanna si allontana come a volere rifiutare la proposta, torcendosi con il busto ma alla fine cederà al ricatto. In seguito Daniele smaschererà i colpevoli.

L'opera fu portata a termine da Artemisia verso i 18 anni. Il talento precoce era già in mostra. Altre voci sostengono che a lavorare sul quadro, fu il padre che poi dichiarò fosse opera della figlia per esaltarne il talento. Anche Rubens fu ispirato da questa storia, di seguito la sua rappresentazione

Incoraggiata dal padre, che le aveva dato il nome, dalle inequivocabili risonanze classiche, Artemisia, la donna firmò e datò il suo primo dipinto di grande formato all'età di soli 17 anni: Susanna e i Vecchioni, del 1610, è un imponente dipinto intriso di drammaticità che da prova delle sue eccezionali abilità tecniche e insieme delle qualità di narratrice.

Artemisia riprende il racconto della virtuosa giovane Susanna che, mentre fa il bagno nel proprio giardino, viene concubita da due uomini libidinosi che tentano di sedurla. L'artista, suscitando negli spettatori un senso di angoscia e disagio, fissa il drammatico momento in cui Susanna fa scudo al proprio corpo riparandolo dagli intrusi. Tentando di violare lo spazio della donna, i due sono ad un passo dall'agguantarla per i capelli mentre si sporgono al di sopra della balaustra che dovrebbe tenerli a distanza.

E' un soggetto frequente nell'arte barocca, ma Artemisia Gentileschi lo tratta dal punto di vista della giovane donna anziché da quello dei due uomini.

Molti dipinti di Artemisia Gentileschi hanno per protagoniste donne che cercano vendetta per ciò che hanno subito, e che tuttavia non appaiono mai nel ruolo di vittime. Anche se la tentazione di leggere i quadri alla luce della vita della pittrice è forte, dobbiamo riconoscerne anzitutto le straordinarie qualità pittoriche, che hanno valore in sé stesse. Gentileschi è diventata l'idolo delle femministe in parte grazie alla consapevolezza, estremamente forte, del proprio valore. Dalle sue lettere sappiamo che credeva fermamente in un giusto trattamento, anche economico, delle donne.