è una scena di genere tipica di una vita quotidiana costruita attorno a tre figure femminili: la dama, la nutrice e la domestica
François Clouet realizza l'opera nel 1571, considerata una dei capolavori del rinascimento francese. La Francia ha fame di eleganza anche se attraversata da contrasti tra protestanti e cattolici che lacerano il paese. Il pittore racconta di un epoca, dei suoi costumi e delle fantasie e scostando la tenda ci invita ad assistere al bagno.
Anche se solitamente il sipario indica un separazione d'ambienti, Clouet lo utilizza solo come un arredo. Il dipinto ritrae tre donne, la loro posizione serve per dare profondità alla stanza, ricordando tecniche di alcune opere fiamminghe. Ci troviamo in una casa aristocratica, in un ambiente di socializzazione e non di intimità.
- una dama nuda in primo piano, dai nobili seni. Il suo sguardo è lontano mentre siede nel bagno
- una nutrice. Il suo seno fa quasi da contrapposizione a quello della dama. Il ricorso alla nutrice era una pratica comune in città, non solo tra classi ricche e agiate ma anche tra artigiani e operai. Il bambino in braccio è completamente fasciato per tenerlo al caldo e raccolto. L'usanza vuole che il bambino resti prigioniero di questa camicia di forza per diversi mesi. Ad un anno di età, viene vestito del suo primo abito
- una domestica relegata in secondo piano, affianco al camino, porta una brocca d'acqua calda destinata al bagno della padrona. La posizione delle sue braccia attorno alla brocca ricordano la stessa posizione delle braccia della nutrice
I quadri dell'epoca rappresentano spesso i domestici mentre i bagni pubblici stanno ormai per essere soppiantati da quelli privati. Fino a poco tempo prima uomini e donne condividevano vasche da bagno comuni. Il bagno era un piacere dei sensi e spesso i bagnanti mangiavano e bevevano mentre si lavavano. La chiesa però è contraria a questa usanza sociale e fa una guerra a questi luoghi di peccato e di propagazione di malattie.