Orazio, Epistole: Libro 01 - A Quinzio, pag 3

Orazio, Epistole: Libro 01 - A Quinzio

Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - A Quinzio
Non pasces in cruce coruos Non sarai crocifisso in pasto ai corvi
Sum bonus et frugi Sono buono e frugale
Renuit negitatque Sabellus Da buon sabino io nego e continuo a negare

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Orazio, Epistole: Libro 01 - A Torquato

Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - A Torquato

Cautus enim metuit foueam lupus accipiterque suspectos laqueos et opertum miluus hamum Cauto come il lupo scansi la fossa, come lo sparviero i lacci sospetti e il pesce rondine l'amo nascosto
Oderunt peccare boni uirtutis amore;tu nihil admittes in te formidine poenae;sit spes fallendi, miscebis sacra profanis I buoni odiano il peccato per amore della virtú; tu per paura della pena ti astieni dai delitti, ma quando speri di evitarla confonderai sacro e profano

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Orazio, Epistole: Libro 01 - Epistola 19

Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - Epistola 19

Nam de mille fabae modiis cum subripis unum, damnum est, non facinus mihi pacto lenius isto Se rubi un solo moggio fra i mille delle fave, certo è piú lieve il danno, ma non la colpa
Vir bonus, omne forum quem spectat et omne tribunal,quandocumque deos uel porco uel boue placat:Iane pater, clare, clare cum dixit: Apollo,labra mouet, metuens audiri: Pulchra Lauerna, da mihi fallere, da iusto sanctoque uideri,noctem peccatis et fraudibus obice nubem Quel galantuomo che foro e tribunale ammirano, quando con voce chiara invoca, sacrificando vittime agli dei, il nome di Giano e di Apollo, per non essere udito a fior di labbra mormora: Laverna bella, concedimi di farla franca, cosí che giusto mi credano e santo, stendi le tenebre sui miei peccati e la nebbia sulle mie frodi

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Orazio, Epistole: Libro 01 - Ad Albio Tibullo

Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - Ad Albio Tibullo

Qui melior seruo, qui liberior sit auarus,in triuiis fixum cum se demittit ob assem,non uideo; nam qui cupiet, metuet quoque, porro qui metuens uiuet, liber mihi non erit umquam Non vedo come possa essere migliore e piú libero di uno schiavo l'avaro che si getta a terra per raccattare un soldo in un incrocio: l'avido è un timoroso e chi vive nel timore, per me, non sarà mai libero, mai
Perdidit arma, locum uirtutis deseruit, quisemper in augenda festinat et obruitur re L'uomo che si affanna per aumentare il patrimonio, ne viene schiacciato, è un vinto, che ha abbandonato le armi sul campo dell'onore

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Orazio, Epistole: Libro 01 - 02

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Vendere cum possis captiuum, occidere noli;seruiet utiliter; sine pascat durus aretque, nauiget ac mediis hiemet mercator in undis,annonae prosit, portet frumenta penusque Se tu puoi venderlo, non uccidere il prigioniero: ti verrà utile; lascia che indurito dalla fatica pascoli e ari, che navighi per te e sverni da mercante fra le onde, che giovi al buon raccolto e porti viveri e frumento

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