Gesù stringe teneramente la mano della madre che con cappello di paglia da viaggio e veste di raso rossa e blu, ricambia pensierosa lo sguardo affettuoso del figlio. Quest'ultimo si appoggia ad un bastoncino da viaggio a segnalare ancora una volta, la dimensione del metaforico cammino spirituale compiuto dal Cristo, modello per i fedeli.
Nel rispetto di una consuetudine tardo cinquecentesca, i due protagonisti sono collocati nel primo piano e occupano quasi interamente la superficie del quadro. Poco più indietro San Giuseppe trattiene le briglie dell'asino e sembra sollecitare la sposa a sedersi sulla cavalcatura per riposarsi dalle fatiche del viaggio.
Alle loro spalle una palma allarga le sue fronde per diffondere una benefica ombra. un'antica tradizione divulgata Dal Vangelo apocrifo dello pseudo Matteo racconta che durante il viaggio di ritorno dall'Egitto una palma si inchinò miracolosamente per offrire i suoi frutti alla Sacra Famiglia e rifocillarla così come dalle sue radici zampillò una fonte d'acqua fresca per placarne la sete.
Rubens di conseguenza raffigura una fila di datteri che pendono dalla palma miracolosa mentre un a polla d'acqua sorgiva è visibile in basso a sinistra. Il senso di questi prodigiosi eventi era spiegato dai predicatori del tempo come simbolo del tributo che la natura, al passaggio di Gesù, conferisce al suo creatore.