Domina la scena la figura del samaritano, eroe dei buoni sentimenti del testo evangelico il quale, anziché trascurare il proprio prossimo e agire egoisticamente come i viandanti che lo hanno preceduto (un sacerdote e un levita di cui si distinguono le silhouette di spalle), prenda a cuore la condizione del malcapitato viaggiatore aggredito dai ladri sulla strada tra Gerusalemme e Gerico
Con lucida propensione verso la sintesi, Francesco Bassano è riuscito a concentrare in un'unica composizione i momenti principali della parabola, omettendo soltanto l'epilogo, che vuole il ferito condotto in un albergo e vegliato l'intera notte dallo stesso Samaritano. La raffigurazione di questa parabola conobbe una discreta diffusione in campo artistico a partire dalla Controriforma