Cicerone, In Verrem: 02; 03-91-95, pag 2

Cicerone, In Verrem: 02; 03-91-95

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-91-95
[221] Videte igitur quam multa simul a vobis postulentur

Absolvite eum qui se fateatur maximas pecunias cum summa sociorum iniuria cepisse

Non est satis: sunt alii quoque complures qui idem fecerint

Absolvite etiam illos, si qui sunt, ut uno iudicio quam plurimos improbos liberetis

Ne id quidem satis est: facite ut ceteris posthac idem liceat

Licebit: adhuc parum est

Permittite ut liceat quanti quisque velit tanti aestimare

Permissum est: stultissimus quisque posthac minimo aestimabit

Videtis iam profecto, iudices, hac aestimatione a vobis comprobata neque modum posthac avaritiae cuiusquam neque poenam improbitatis futuram

[222] Quam ob rem quid agis, Hortensi
[221] Guardate dunque quante cose si esigano in una volta sola da voi

Assolvete chi ammette di aver preso un'enorme quantità di denaro commettendo soprusi gra vissimi contro gli alleati

Non basta: vi sono anche altri in gran numero che lo hanno fatto

Assolvete anche loro, o se ve ne sono, in modo da prosciogliere con una sola sen tenza il più gran numero possibile di scellerati

Non basta ancora; fate in modo che anche agli altri in futuro sia lecito farlo

Lo sarà; è ancora troppo poco

Consentite che sia lecito fissare come prezzo di stima quanto ciascuno vorrà

Consentito: d'ora in poi saranno solo i più stupidi a fissare un prezzo molto basso

Come certamente potete ormai constatare, giudici, una volta che abbiate dato la vostra approvazione a questa maniera di fissare il prezzo di stima, non vi sarà più limite alla rapacità né punizione per la disonestà di nessuno

[222] Che cosa dunque in tendi fare, Ortensio
Consul es designatus, provinciam sortiturus es; de aestimatione frumenti cum dices, sic te audiemus quasi id quod ab isto recte factum esse defendes te facturum profiteare, et quasi quod isti licitum esse dices vehementer cupias tibi licere

Atqui, si id licebit, nihil est quod putetis quemquam posthac commissurum ut de pecuniis repetundis condemnari possit

Quantam enim quisque concupierit pecuniam, tantam licebit per cellae nomen aestimationis magnitudine consequatur
Sei console designato, presto sor teggerai una provincia; quando parlerai della stima del frumento, e sosterrai che il comportamento dell'imputa to da te difeso è stato corretto, noi ascolteremo le tue pa role come una dichiarazione che anche tu intendi com portarti come lui, e penseremo che brami ardentemente che anche a te sia lecito ciò che sosterrai che per costui è stato lecito

Eppure, se ciò sarà lecito, state pur certi che non ci sarà più nessuno in futuro che possa incorrere in una condanna per concussione

Sarà infatti lecito a ciascuno ottenere tanto denaro quanto la sua avidità gli avrà fatto desiderare, semplicemente stabilendo un prez zo di stima alto per il grano del proprio appannaggio

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