[XXXIII, 80] Quid enim horum se negat fecisse | [XXXIII, 80] Ora, quale di questi reati nega daver commesso |
Illud videlicet unum, quod necesse est, pecuniam accepisse | Il solo, naturalmente, che è necessario, daver cioè accettato del denaro |
Quidni iste neget | E perché non dovrebbe negarlo |
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At eques Romanus, qui Sopatrum defendit, qui omnibus eius consiliis rebusque interfuit, Q Minucius, iuratus dicit pecuniam datam, iuratus dicit Timarchidem dixisse maiorem pecuniam ab accusatoribus dari; dicent hoc multi Siculi, dicent omnes Halicyenses, dicet etiam praetextatus Sopatri filius, qui ab isto homine crudelissimo patre innocentissimo pecuniaque patria privatus est | Ma il cavaliere romano che ha difeso Sopatro , che è stato partecipe di tutte le sue decisioni e di tutte le sue cose, Q Minucio, dichiara sotto giuramento che venne consegnato del denaro, dichiara sotto giuramento che Timarchide affermò che gli accusatori offrivano una somma più grossa; diranno questo molti Siciliani e tutti gli abitanti di Alicie, lo dirà anche il figlio di Sopatro, che indossa ancora la pretesta e che da questo mostro di crudeltà è stato privato del padre, non macchiato dalla sia pur minima colpa, e del patrimonio paterno |
[81] Verum si de pecunia testibus planum facere non possem, illud negare posses aut nunc negabis, te consilio tuo dimisso, viris primariis qui in consilio C Sacerdoti fuerant tibique esse solebant remotis, de re iudicata iudicavisse | [81] Ma se pure io non potessi provare con le deposizioni testimoniali il reato di corruzione, te la sentiresti di negare o negherai adesso che, congedati i tuoi consiglieri, allontanati quegli uomini eminenti che avevano formato il consiglio di Sacerdote e di solito pure il tuo, pronunciasti la tua sentenza su una questione già passata in giudicato |
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Cicerone, In Verrem: 02; 04-116-120
Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-116-120
Teque eum quem C Sacerdos adhibito consilio causa cognita absolvisset, eundem remoto consilio causa incognita condemnasse | E tu che condannasti, senza lassistenza del consiglio e senza regolare processo, chi era stato assolto in un regolare processo da C Sacerdote, assistito dal suo consiglio |
Cum haec confessus eris, quae in foro palam Syracusis in ore atque in oculis provinciae gesta sunt, negato tum sane, si voles, te pecuniam accepisse: reperies, credo, aliquem qui, cum haec quae palam gesta sunt videat, quaerat quid tu occulte egeris, aut qui dubitet utrum malit meis testibus an tuis defensoribus credere | Avendo confessato questi fatti accaduti pubblicamente nel foro di Siracusa, in faccia e davanti agli occhi dei provinciali, allora potrai pure negare, se lo vorrai, di essere stato corrotto: troverai, penso, qualcuno che, vedendo ciò che hai fatto pubblicamente, si chiederà coshai fatto in segreto, o che sarà in dubbio se sia preferibile credere ai miei testi o ai tuoi difensori |
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[82] Dixi iam ante me non omnia istius quae in hoc genere essent enumeraturum, sed electurum ea quae maxime excellerent | [82] Ho già detto in precedenza che non enumererò tutti i misfatti che Verre ha compiuti in questo campo, ma che sceglierò i più notevoli |
[XXXIV]Accipite nunc aliud eius facinus nobile et multis locis saepe commemoratum, et eius modi ut in uno omnia maleficia inesse videantur | [XXXIV] Ascoltate adesso unaltra sua bella impresa, di cui si è parlato spesso e non in un luogo soltanto, unimpresa che sembra racchiudere in sé sola tutti i misfatti |
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Attendite diligenter; invenietis enim id facinus natum a cupiditate, auctum per stuprum, crudelitate perfectum atque conclusum | Fate bene attenzione; e vedrete che la sua bella impresa ha avuto origine dalla cupidigia, sè ingrandita con la violenza carnale e ha trovato la sua perfetta conclusione nella crudeltà |