Pur essendo cresciuto in campagna, Henri de Toulouse-Lautrec era già immerso nella scena parigina ed era diventato un cittadino vero e proprio. L'artista rimase affascinato dalla stravaganza e dalla vita sotto la superficie di Parigi al calar della sera. Trasse ispirazione dai caffè, dal circo, dai bordelli, dalle sale da ballo e dalla gente, in particolare dalle donne, di ricreò le forme vorticose con i colori e le matite.
All'inizio degli anni novanta dell'Ottocento, realizzò una serie di disegni e di dipinti di lesbiche nel loro ambienti più privati, tra cui A letto. Qui l'artista riproduce un'immagine serena e tenera di due donne che parlano e ne rappresenta la vita intima senza alcun tentativo di fare del moralismo né di magnificarla, creando invece una netta distinzione tra voyeurismo e solidarietà.
L'artista era Innanzitutto un documentatore del carattere e le sue opere sono piene di compartecipazione: spesso catturò la fatica mascherata dai volti incipriati con la stanchezza delle prostitute a fine serata. Pochi artisti lo hanno eguagliato quanto a sensibilità per il soggetto misto ad un uso audace e marcato dei colori, delle linee e del movimento
Le matite non sono legno e Mina, sono pensiero che passa dalle falangi