Venere nella fucina di Vulcano - fratelli Le Nain

Venere nella fucina di Vulcano - fratelli Le Nain

Vulcano, il Dio romano del fuoco e della metallurgia, nei panni di un maniscalco di paese. La storia della relazione tra Venere e Vulcano era un mito molto conosciuto, nel quale l'anziano marito, perdutamente innamorato della splendida moglie e umiliato dalle sue frequenti infedeltà, era sovente deriso

In questa versione del mito, Venere è una dea rinascimentale che appare del tutto smarrita nell'umile bottega. Vulcano, con il martello poggiato a terra, appare disarmato dalla bellezza della moglie, mentre gli operai continuano indisturbati il loro lavoro. Sullo sfondo, illuminato dalla fucina, uno degli operai, forse innamorato segretamente di Venere, osserva la dea con espressione rapita. La resa di Venere e di Cupido potrebbe apparire povera di dettagli, ma Vulcano e i suoi operai sono ritratti con un naturalismo che rivela uno spiccato senso dell'osservazione.

Gli storici dell'arte non cercano più di attribuire con precisione ad uno dei fratelli (Antoine, Louis, Mathieu) i dipinti da loro firmati e vengono considerati alla stregua di un unico artista. I Le Nain sono famosi per le opere di genere che mostrano scene di vita rurale ambientale nella provincia francese, ma hanno anche realizzato opere a sfondo storiche mitologico.

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