Talete risolve il problema dell’altezza delle piramidi

Talete risolve il problema dell’altezza delle piramidi

La fama che lo rese noto al mondo fu l'aver risolto questa sfida. In gita di studio in Egitto, Talete soggiorno a Giza, città vicina l'odierno Cairo. Le tre piramidi avevano duemila anni all'epoca, e oggi addirittura 4.500. Già allora la civiltà che le aveva costruite era ormai scomparsa da tempo e gli egiziani dell'epoca avevano perso la memoria del sapere dei loro predecessori

Non erano più in grado di dire quanto le piramidi fossero alte. Chiesero dunque al visitatore greco se sapeva calcolarne lui l'altezza e Talete divenne famoso proprio perché riuscì a farlo. Di fronte a un problema difficile, per scaldarsi affrontò anzitutto un problema più facile. Non iniziò a calcolare l'altezza di una piramide, ma di un obelisco.

Talete ebbe un colpo di genio. Si limitò a piantare un bastone per terra e vide che le ombre del bastone e dell'obelisco erano parallele. Il Sole infatti, è molto lontano da noi e i suoi raggi arrivano praticamente paralleli sulla terra. Talete osservò che in tal modo si formavano due triangoli simili: cioè con gli stessi angoli. Le loro altezze erano il bastone e l'obelisco e le loro basi erano l'ombra del bastone e l'ombra dell'obelisco.

Fu allora che ebbe la sua intuizione. Scoprì quello che oggi a scuola insegnano come il teorema di Talete: in due triangoli simili, i lati corrispondenti sono proporzionali tra loro. Dunque l'altezza dell'obelisco sta all'altezza del bastone come l'ombra dell'obelisco sta all'ombra del bastone.

Ora l'altezza del bastone si conosce e le due ombre si possono misurare direttamente con il metro per terra. Allora l'altezza dell'obelisco la si può ricavare. Basta prendere le misure sul terreno e fare una semplice proporzione su carta, o meglio sul papiro visto che siamo in Egitto.

Talete calcola l'altezza di un obelisco Talete calcola l’altezza di un obelisco

Ma il problema della piramide non si poteva affrontare allo stesso modo, non basta fare la proporzione tra L'ombra della piramide e quella del bastone. Rimaneva un ostacolo. Una parte dell'ombra della piramide sta fuori, e si può misurare direttamente sul terreno; ma l'altra parte dell'ombra sta invece "dentro" la piramide, e non sappiamo quanto sia!

Questa volta Talete fu aiutato dalla fortuna. Gli antichi egizi amavano e veneravano il Sole. E avevano costruito le tre piramidi allineandole verso i punti cardinali. Per questo motivo, a mezzogiorno i raggi del Sole sono paralleli a due dei lati.

In quel momento, l'ombra della piramide è uguale alla parte che sta fuori dalla piramide, più metà del lato della piramide. Dunque a mezzogiorno si può misurare per terra l'ombra della piramide e risolvere il problema dell'altezza allo stesso modo dell'obelisco. Il teorema di Talete viene oggi considerato una delle gemme della matematica greca, e lui uno dei padri della geometria. 

Talete è ritenuto anche uno dei padri dell'astronomia perché fu lui a individuare in cielo la Stella Polare e i marinai fenici la adottarono subito per orientarsi a vista durante la navigazione notturna

TALETE DI MILETO

Sebbene si sappia che Talete nacque e visse a Mileto, sulla costa di quella che oggi è la Turchia, conosciamo molto poco della sua vita. Nessuno dei suoi scritti, ammesso che ne abbia lasciati, è giunto fino a noi. Tuttavia, la sua fama di essere stato uno dei pensatori Greci chiave sembra meritata, e a lui fanno riferimento in maniera molto dettagliata sia Aristotele che Diogene Laerzio, il biografo del III secolo degli antichi filosofici greci.

Prove aneddotiche indicano che oltre a essere un filosofo, Talete fu anche attivamente impegnato in politica e un uomo d'affari di grande successo. Si pensa che abbia viaggiato in lungo e il lago nel Mediterraneo Orientale e che in Egitto abbia studiato la geometria pratica che sarebbe diventata poi la base del suo ragionamento deduttivo.

Tuttavia, Talete fu soprattutto un maestro, il primo dei filosofi della cosiddetta scuola di Mileto. Anassimandro, su allievo, ampliò le sue teorie scientifiche a sua volta diventò mentore di Anassimene, che si ritiene essere stato insegnante del giovane matematico Pitagora

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