[3] Haec omnia non veniae, sed clementiae opera sunt Clementia liberum arbitrium habet; non sub formula, sed ex aequo et bono iudicat; et absolvere illi licet et, quanti vult, taxare litem Nihil ex his facit, tamquam iusto minus fecerit, sed tamquam id, quod constituit, iustissimum sit Ignoscere autem est, quem iudices puniendum, non punire; venia debitae poenae remissio est Clementia hoc primum praestat, ut, quos dimittit, nihil aliud illos pati debuisse pronuntiet; plenior est quam venia, honestior est [4] De verbo, ut mea fert opinio, controversia est, de re quidem convenit Sapiens multa remittet, multos parum sani, sed sanabilis ingenii servabit |
[3] Tutte queste cose sono opere non di perdono ma di clemenza La clemenza ha libero arbitrio; giudica non sotto la legge, ma secondo il giusto e il bene; e le è lecito assolvere e tassare una lite quanto vuole E non fa niente di queste cose come se avesse fatto meno del giusto, ma come se è giustissimo ciò che stabilì Perdonare significa non punire quello che giudichi debba essere punito; il perdono è lo storno di una pena dovuta La clemenza si occupa innanzitutto di questo, di stabilire che non debbano soffrire niente altro quelli che liberò; è più completa del perdono, è più onesta [4] Come penso, cè controversia sulla parola, ma si è daccordo sulla questione Il sapiente perdonerà molte cose, e salverà molti di indole poco sana, ma sanabile |
Agricolas bonos imitabitur, qui non tantum rectas procerasque arbores colunt; illis quoque, quas aliqua depravavit causa, adminicula, quibus derigantur, adplicant; alias circumcidunt, ne proceritatem rami premant, quasdam infirmas vitio loci nutriunt, quibusdam aliena umbra laborantibus caelum aperiunt [5] Videbit, quod ingenium qua ratione tractandum sit, quo modo in rectum prava flectantur |
Imiterà i buoni contadini che non coltivano solo alberi diritti e alti; applicano sostegni con cui si raddrizzino anche a quelli che per qualche motivo furono brutti; ne potano alcune, affinché non i rami non schiaccino la crescita; nutrono quelle malate per vizio di luogo; aprono uno sprazzo a quelli che soffrono per lombra altrui [5] Vedrai quale indole debba essere trattata in quale modo e come le cose cattive si volgano al bene |