MENTIRI noctem, promissis ducere amantem, hoc erit infectas sanguine habere manus | Fingere di conceder una notte, indurre con promesse un amante, questo sarà avere le mani nel sangue |
horum ego sum vates, quotiens desertus amaras explevi noctes, fractus utroque toro | Di ciò io sono il cantore, ogni volta che da solo ho trascorso amare notti, stremato fra due letti |
vel tu Tantalea moveare ad flumina sorte,[5] ut liquor arenti fallat ab ore sitim; vel tu Sisyphios licet admirere labores, difficile ut toto monte volutet onus; durius in terris nihil est quod vivat amante, nec, modo si sapias, quod minus esse velis | Tu ti commuovi anche per la sorte di Tantalo al fiume, [5]come l'acqua delude la sete dalla bocca riarsa; o è lecito stupirti per le fatiche di Sisifo, come rivolga il difficile peso lungo tutto il monte; nulla più difficile sulla terra che chi viva da amante, né, se sarai saggio, che tu voglia che lo sia meno |
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[10] quem modo felicem invidia admirante ferebant, nunc decimo admittor vix ego quoque die | [10] Poco fa consideravano me felice con invidia ammirata, ora a stento sono ricevuto ogni nove giorni |
nunc iacere e duro corpus iuvat, impia, saxo, sumere et in nostras trita venena manus; nec licet in triviis sicca requiescere luna,[15] aut per rimosas mittere verba fores | Ora mi giova gettare il corpo da una dura roccia, o empia,bere un veleno tritato dalla mia mano; non è permesso riposare nei trivi con la fredda luna, [15] o sussurrare parole attraverso le porte con le fessure |
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quod quamvis ita sit, dominam mutare cavebo: tum flebit, cum in me senserit esse fidem | Ma sebbene sia così, starò attento a cambiare padrona: allora piangerà, quando avrà capito che in me c'è fedeltà |