u, qui consortem properas evadere casum, miles ab Etruscis saucius aggeribus, quid nostro gemitu turgentia lumina torques | Tu che ti affretti per sfuggire una sorte uguale alla mia, soldato che giungi ferito dai campi etruschi, perché distogli dal mio pianto |
pars ego sum vestrae proxima militiae | Io sono uno vicino al vostro esercito |
sic te servato ut possint gaudere parentes,[5] ne soror acta tuis sentiat e lacrimis: Gallum per medios ereptum Caesaris ensis effugere ignotas non potuisse manus; et quaecumque super dispersa invenerit ossa montibus Etruscis, haec sciat esse mea | Così possano i genitori godere della tua salvezza, [5] la sorella non si accorga dell'accaduto dalle tue lacrime: che Gallo scampato in mezzo alle spade di Cesare, non poté sfuggire a mani ignote ma se troverà ossa disperse sui monti etruschi, qualunque esse siano, sappia che sono mie |
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