La seconda metà del XVIII secolo in Francia e nella maggior parte dei paesi vicini, il blu era diventato accanto al nero al grigio, uno dei tre colori più utilizzati nel vestiario. E ciò sia fra le classi agiate, sia fra quelle più modeste. Il fenomeno si accentua ulteriormente a partire dagli anni venti del Novecento in particolare in città, con la moda nuova e trionfante dei tessuti Bleu marin.
C'è un capo che da solo ha rivestito un ruolo importante, in particolare dagli anni 50: i jeans. Nella primavera del 1853 il 24enne Levi Strauss, piccolo venditore ambulante ebreo di New York originario della Baviera, arriva a San Francisco, dove dal 1849 la febbre dell'oro nella Sierra Nevada provoca un aumento considerevole della popolazione. Strauss porta con sé una grande quantità di tela da tenda e da carri, nella speranza di guadagnarsi la vita decentemente. ma le vendite sono modeste.
Un pioniere gli spiega che in quella parte della California c'è bisogno di pantaloni robusti e funzionali, più che di tela da tende. Il giovane Levi Strauss ha allora l'idea di far tagliare dei pantaloni proprio nella sua tela da tende. Il successo è immediato, e il piccolo venditore ambulante di New York con la sua linea pret-a-porter diventa un industriale tessile.
Fonda con il cognato una società che continua a crescere nel corso degli anni. Benché questa diversifichi la sua produzione, sono le salopette e i pantaloni i capi che si vendono meglio. Questi ultimi non sono ancora blu ma di vari colori come il bianco e il bruno scuro. Ma la tela da tenda, se è molto robusta, costituisce un tessuto veramente pesante, ruvido e difficile da lavorare. tra il 1860 e il 1865, Levi Strauss ha dunque l'idea di sostituirla progressivamente con il denim - tessuto di sarcia importato dall'Europa e tinto con L'indaco -. Sono nati i blue jeans
Il tessuto denim, è dunque quello che verso il 1860, rimpiazza poco a poco il jean, stoffa di cui Levi Strauss si serviva fino ad allora per tagliare i suoi pantaloni e le sue salopette. La parola jean corrisponde alla trascrizione fonetica del termine italo-inglese "genoese", Che significa semplicemente di Genova. La tela da tenda e da carro di cui si serviva il giovane, apparteneva Infatti a una famiglia di tessuti un tempo originali di Genova e della sua regione.
A San Francisco i pantaloni Levi's Strauss, per metonimia, avevano preso fin dagli anni 1853-1855 il nome del loro materiale: jean. Quando una decina di anni dopo il tessuto cambiò, il nome rimase. i jeans furono da quel momento in poi confezionati con il denim e non più con la tela di Genova, ma il loro nome non si modificò.
Benchè l'espressione Blue Jeans faccia la sua apparizione commerciale soltanto nel 1920, i jeans Levi's Strauss, fin dagli anni Settanta dell'Ottocento, erano tutti di colore blu, poiché il cotone denim era tinto con l'indaco. I Jeans diventarono un indumento da giovani e da cittadini, e in seguito anche da donna.
In Francia, è nella seconda metà del XIX secolo che il bleu marin comincia a sostituire in certe uniformi il nero fino ad allora in uso. Dapprima timido, il cambiamento si fa generalizzato dopo la prima guerra mondiale e riguarda non solo i marinai e i militari, ma anche i gendarmi, i poliziotti, i postini, i pompieri, i doganieri e altre categorie socio-professionali. In seguito, sono i "civili", uomini e donne, ad adottare a loro volta il bleu marin. Nel complesso, si può dire che il trionfo del bleu marin nell'abbigliamento francese ed europeo costituisce il principale evento relativo al colore del ventesimo secolo