meglio la morte che è l'umiliazione della prigionia. Il colorito del volto della giovane donna si fa pallido, le forze l'abbandono, tanto che per non cadere deve essere sostenuta dall'anziana, premurosa fantesca. Sofonisba è eroina d'amore, sa obbedire al marito e piegarsi alle sue volontà, a costo della vita.
La scena è narrata con una delicatezza priva di retorica, che ne depura i contenuti più drammatici. C'è una sapiente calibratura delle luci che si riflettono sulla pelle marmorea e sulle stoffe preziose dell'abito e del tendone rosso. Il modello di riferimento formale è certamente Reni, anche Domenichino. La gamma cromatica assume particolari tonalità fredde e acidule, estranee alla pittura bolognese e ribadiscono l'origine fiamminga del maestro