Una caratteristica di quest'uccello è che ha una parte del capo macchiata di rosso. Nella tradizione cristiana è simbolo della passione poichè durante la crocifissione, il cardellino cercò di alleviare le pene del Cristo togliendogli le spine. Il contatto lo portò a sporcarsi di sangue.
I gesti sono naturali e spontanei. Gesù è tenuto fermo dalle gambe della madre e i piedi di madre e figlio si toccano, quasi a cercare quel contatto che lo conforti. I tre protagonisti, tutti scalzi, formano una piramide con Maria posizionata al vertice. Nello sfondo c'è una città nella quale si intravede una cupola.
L'opera, realizzata nel 1507, fu commissionata da Lorenzo Nasi, mercante fiorentino, in occasione del suo matrimonio. Quando il palazzo Nasi, dove si trovava l'opera, crolla, il dipinto si ruppe in vari pezzi. Secondo testimonianza del Vasari, poi fu ricomposto dal Ghirlandaio.