Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 26 - 30, pag 2

Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 26 - 30

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 40; 26 - 30
Is quia armare iuventutem Celtiberos audierat, et ipse quanta poterat a sociis auxilia contraxerat, sed nequaquam numero militum hostem aequabat

Principio veris exercitum in Carpetaniam duxit, et castra locavit ad oppidum Aeburam, modico praesidio in urbe posito

Paucis post diebus Celtiberi milia duo fere inde sub colle posuerunt castra

Quos ubi adesse praetor Romanus sensit, M Fulvium fratrem cum duabus turmis sociorum equitum ad castra hostium speculatum misit, quam proxime succedere ad vallum iussum, ut viseret, quanta essent; pugna abstineret, reciperetque sese, si hostium equitatum exeuntem vidisset

Ita ut praeceptum erat fecit

Per dies aliquot nihil ultra motum, quam ut hae duae turmae ostenderentur, deinde subducerentur, ubi equitatus hostium castris procucurrisset
E quello siccome aveva sentito che i Celtiberi armavano gli uomini atti alle armi, aveva pure riunito dal canto suo quanti ausiliari poteva, ma era lontano dalleguagliare numericamente il nemico

Al principio della primavera condusse lesercito in Carpetania, e pose il campo nei pressi della roccaforte di Ebura , lasciando dentro la città un modesto presidio

Pochi giorni dopo i Celtiberi si accamparono a circa due miglia di là, ai piedi del colle

Quando il pretore romano si accorse della loro presenza, mandò con due squadre di cavalieri alleati il fratello M Fulvio a fare una ricognizione verso gli accampamenti dei nemici con lordine di avvicinarsi il più possibile alla linea di cinta per rendersi conto della loro estensione:si astenesse dal combattere, e, se vedeva uscire la cavalleria nemica, tornasse indietro

Egli eseguì le istruzioni ricevute

Per alcuni giorni non ci si spinse al di là di unazione dimostratìva di questi due squadroni, per poi ritirarli quando la cavalleria nemica avanzava fuori dellaccampamento
Postremo Celtiberi, simul omnibus copiis peditum equitumque castris egressi, acie derecta medio fere spatio inter bina castra constiterunt

Campus erat planus omnis et aptus pugnae

Ibi stetere Hispani hostes exspectantes

Romanus suos intra vallum continuit

Per quadriduum continuum et illi eodem loco aciem instructam tenuerunt ab Romanis nihil motum

Inde quievere in castris Celtiberi, quia pugnae copia non fiebat: equites tantum in stationem egrediebantur, ut parati essent, si quid ab hoste moveretur

Pone castra utrique pabulatum et lignatum ibant, neutri alteros impedientes
Alla fine i Celtiberi, usciti in massa con tutte le forze di fanteria e di cavaIiena, si fermarono quasi a metà tra i due accampamenti con uno schieramento ordinato in lnnghezza

Il campo era tutto pianeggiante e adatto al combattimento

Là si fermarono gli Ispani aspettando il nemico

I Romani mantennero i loro uomini dentro le trincee

Per quattro giorni di seguito quelli tennero lesercito schierato sempre sulle medesime posizioni, mentre i Romani non presero alcuna iniziativa

Quindi i Celtiberi, visto che non si offriva loro possibilità di combattere, se ne rimasero tranquilli nellaccampamento; i cavalieri uscivano solo per occupare le posizioni avanzate, tenendosi pronti se il nemico accennava qualche movimento

Gli uni e gli altri andavano a raccogliere legna e foraggio dietro al rispettivo accampamento, e una parte non era di molestia allaltra

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