Il ritratto è frontale, ma il naso è disegnato di profilo. La linea nera verticale che definisce il naso è la continuazione di quello orizzontale che segna il sopracciglio destro. Questa intersecazione di linee si ripete nella scollatura del vestito. Altre righe nere segnano gli occhi a mandorla, l'ovale del viso, il margine della tela a guisa di cornice.
LA DETENZIONE
Marguerite riuscì a guarire dalla guerra emergendo dopo sei mesi di prigionia. Fi sfigurata dalle torture della Gestapo. Il 21 Maggio Marguerite, che apparteneva al fronte Nazionale clandestino e all'organizzazione dei franchi tiratori e partigiani francesi, fu arrestata a Brest,a in Bretagna, dove si era recata per preparare lo sbarco alleato.
Fu accusata di spionaggio, rinchiusa in una cella di isolamento a Rennes, torturata ripetutamente dalla Gestapo. Il 2 agosto, mentre la città stava per essere liberata, Marguerite venne fatta salire su un convoglio diretto al campo di concentramento di Ravensbruck. Il tragitto proseguì per 14 giorni, con nuovi prigionieri aggiunti a ogni fermata, sempre più stipati in un caldo torrido. Partecipanti alla resistenza, ostaggi politici, soldati americani, canadesi, inglesi, coloniali, tedeschi, russi, uomini, donne: circa 2.000 persone pigiate dentro i carri bestiame.
A Belfort, prima di attraversare la frontiera tedesca, il treno si fermò, bloccato dai bombardamenti degli alleati. Marguerite riuscì a fuggire. si salvò nascondendosi nei boschi insieme ad altri compagni. Dopo alcune settimane di clandestinità sui monti, ricomparve a Parigi. Portava addosso le ferite profonde delle torture. Aveva il viso straziato, gli occhi pesti, le mani livide e gonfie