La morte di Gala e il tentato suicidio di Dalì

la morte di Gala e il tentato suicidio di Dalì

il 10 giugno 1982 Gala morì lasciandolo in solitudine. L'uomo cercò di levarsi la vita per disidratazione. Non sappiamo fino a che punto fece sul serio, di certo era convinto che la disidratazione e il ritorno allo stato di larva, gli avrebbero garantito l'immortalità

Una volta aveva letto che lo scopritore del primo microscopio, attraverso le lenti del suo apparecchio, aveva visto minuscoli animaletti apparentemente morti che si trovavano in uno stato di estrema disidratazione e che, grazie a una goccia d'acqua, erano tornati in vita. Ne concluse che, disidratato, anche a lui sarebbe stato possibile continuare a vivere in chissà quale stato biologico.

Quello che non aveva previsto, fu la conseguenza che, dopo non aver assunto niente per tanto tempo, alla fine fu davvero assolutamente incapace di inghiottire nutrimenti o bevande di sorta. Così, fino alla sua morte, dovette dipendere da una sonda nasale attraverso la quale gli venivano somministrati brodini e pappe per neonati. Un ulteriore conseguenza dei suoi esperimenti con l'immortalità fu che perse la voce.

fra gli ultimi dipinti dell'artista, questo quadro è un triplice omaggio alla sua donna, già volto di:

  1. la donna invisibile
  2. la Leda atomica
  3. la Madonna di Port Lligat
I tre enigmi gloriosi di Gala, Salvador Dalì I tre enigmi gloriosi di Gala, Salvador Dalì

quando i due si conoscono, Gala è di 11 anni più vecchia di lui. Il sodalizio tra loro è inossidabile e dura fino alla morte, ma certamente dal punto di vista sessuale la coppia deve fare acqua da qualche parte, perché nonostante lui la idolatri, la canti come la sua musa, la dipinga in tutte le maniere, vedendola sempre bellissima (anche nella vecchiaia), lei continua a collezionare amanti sempre più giovani. Scappatelle che lui alimenta facendosi anche raccontare i dettagli

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