Il Tiziano giovane è veramente qualche cosa di fidiaco. Uno spicchio di paesaggio frondoso, ove nuvole primaverili corrono veloci su borghi turriti, è lasciato allo sguardo dall'aprirsi di un drappo d'onore su cui staglia la Madonna con il bambino
una monumentalità del gruppo sacro accentuata dal rivolgersi verso gli adoranti, saturando lo spazio di colore e umanità. Accanto alla Vergine è infatti informalmente posta una bionda Caterina, elegantissima per acconciatura e nella veste di raso malva in accordo con il camice candido e il manto verde. Lo stacco dal fondo scuro avviene in sintonia con quello del drappeggio plastico e ritmato dei panni rosso e blu che ammantano la Madonna.
A far da controcanto la tonaca bianca di Domenico, che presenta un donatore in luminescente nero, innestati nel chiarore del paesaggio, chini e quasi a distogliere le donne da loro dialogo. Sacro e un tepore tutto umano sono intessuti l'un con l'altro da un legame di sguardi, in un'orchestra azione di valori cromatici resa con pennellata sensuale