L'artista ci ha lasciato una delle descrizioni più toccanti della guerra del 1859, transitando dal campo di Solferino la sera stessa della battaglia che, come è noto, fu devastante per il sacrificio ingente di vite umane:
il campo era ancora pieno di cadaveri, di gaschi in pezzi, di armi e di alberi troncati dalle palle dei cannoni. Il sole tramontava in quel momento che noi passavamo per mezzo a quella scena tristissima, e l'impressione che ricevei fu tale che non dimenticherò finché vivo
L'artiglieria toscana a Montechiaro salutata dai soldati francesi feriti a Solferino - Telemaco Signorini, 1859