Ipazia e la lezione del pannolino sporco di sangue mestruale

Ipazia e la lezione del pannolino sporco di sangue mestruale

la donna, probabilmente prima scienziata della storia, era un intellettuale di Alessandria d'Egitto e fu uccisa dal clero e dal vescovo Cirillo

esperta di filosofia e neoplatonica e astronomia tolemaica, e impegnanta in un intensa e popolare attività di insegnamento esoterico e divulgazione esoterica, negli anni a cavallo tra il quarto e il quinto secolo, Ipazia divenne intellettuale di riferimento ad Alessandria.

Della sua persona e della usa vita privata invece non sappiamo molto, oltre agli aneddoti agiografici che furono fabbricati in seguito: ad esempio, quasi un secolo doopo la sua morte l'ateniese Damascio racconta che Ipazia rimase vergine e che quando uno studente se ne innamorò per la sua bellezza, lei gli portò a lezione un pannolino sporco di sangue mestruale, per mostrargli che in una donna non c'è "niente di sublime"

Di lei sappiamo:

  • che fu assassinata nel quinto secolo dopo Cristo. La donna ebbe una morte violenta, tra le più deplorevoli nella storia della cultura
  • fu spogliata nuda e fu dilaniata con cocci aguzzi,. Le furono cavati gli occhi. I resti del suo corpo furono sparsi per la città e dati alle fiamme. A far ciò furono fanatici cristiani
  • era molto bella ed una filosofa
  • per alcuni è stata elevata a martire della libertà di pensiero, per altri fu la prima strega mandata al rogo dall'incquisizione ecclesiastica
  • viveva ad Alessandria d'Egitto
  • il suo nome: Ipazia, in lingua greca significa, per quel tempo, "eminenza", "acutezza", "suprema altezza". Il nome lo aveva scelto il padre
  • il padre Teone, celebre sapiente e filosofo, progettava per lei una carriera di studiosa
  • fin da piccola Ipazia era stata allevata allo studio. Da Teone aveva imparato tutto quello che poteva. Non si era accontentata della disciplina del padre e aveva voluto imparare di più. L'allieva era ancora più intelligente del padre
  • dopo anni e anni di studio si era fatta una fama tra gli intellettuali del suo tempo. Una notorietà che andava oltre la sua città ma si era diffusa nella comunità internazionale dei dotti
  • Ipazia era poco incline alla frivolezza e aveva una natura ascetica. Nonostante fosse molto bella, respingeva duramente chi si illudeva di poterla corteggiare. Spiegava, sporattutto ai suoi studenti, che l'eros intellettuale e la passione fisica erano cose separate e distinte

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