Quando Popocatépetl tornò, depositò il corpo di Izaccihuatl sulla cima di una catena montuosa che assunse la forma di una donna dormiente (nelle vicinanze c'è un altro vulcano che prende il nome da Popocatépetl).
Gerardo Murillo ricevette il nome azteco di Atl (che in nahuatl significa acqua) e firmò le sue opere come Dr Atl. I suoi interessi e il suo spiccato senso dell'identità nazionale aiutarono altri artisti messicani come Orozco e Rivera ad elaborare il loro stile in un paese di estrema complessità culturale e geografica.
Dr. Atl (Gerardo Murillo) riuscì a cogliere magistralmente il fascino del proprio paese con la mutevolezza delle sue luci, dei suoi colori e dei suoi contorni; creò speciali pigmenti a base di resina noti come "colori Atl", con i quali dipinse vedute panoramiche di enormi dimensioni.
La sua passione per la vulcanologia lo spinse a ritrarre la montagna sacra di Izaccihuatl che sorge a sud-est di Città del Messico e dell'antica capitale Azteca di Tenochtitlan. Numerose rovine scoperte nei dintorni confermano che l'area era importante centro religioso per le comunità pre-colombiane.