Il giuramento degli Orazi, il più bel quadro del suo secolo

Il giuramento degli Orazi, il più bel quadro del suo secolo

Il tema del dipinto è tratto da una leggenda della Roma antica quella degli Orazi e dei Curiazi durante il regno di Tullio Ostilio nel VII secolo a.C.

Roma e Albalonga entrano in guerra e schierano i loro eserciti sulla via Appia Antica, confine tra i loro territori.  Roma e Albalonga avevano creato negli anni un forte vincolo fra loro, tanto che numerose famiglie provenienti dalle due città erano unite da intrecci matrimoniali.

I sovrani, per evitare spargimenti di sangue, decidono di affidare l'esito della battaglia a tre combattenti per parte che si sarebbero affrontati con la spada. Roma sceglie gli Orazi, tre fratelli figli di Publio Orazio mentre Albalonga schiera i tre gemelli Curiazi. A complicare il tutto i legami di parentela, uno degli Orazi era sposato con Sabina una sorella dei Curiazi e Camilla promessa sposa di uno dei Curiazi era sorella degli Orazi.

Alla fine dello scontro entrambe le donne in qualsiasi caso, avrebbero avuto un lutto in casa, o piangere il marito/promesso sposo o piangere il fratello. Le donne perciò cercarono in tutti i modi di evitare lo scontro  ma invano. Nel combattimento due Orazi vengono uccisi quasi subito mentre due dei Curiazi vengono soltanto feriti, l'unico degli Orazi rimasto in vita ricorre all'astuzia per evitare di affrontare contemporaneamente tre rivali. Scappa verso Roma ma viene inseguito dai Curiazi che hanno velocità diversa e si disperdono. Il primo dei Curiazi che lo raggiunge è l'unico non ferito, muore con un fendente. Poi viene aggiunto dai due Curiazi feriti e ha la meglio anche su di loro. Roma vince e Albalonga si sottomette.

L'unico Orazio sopravvissuto pretende che anche la sorella Camilla partecipi al successo nonostante abbia perso il futuro sposo ma al rifiuto di lei l'accusa di piangere un nemico di Roma e la trafigge con la spada

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Il re Luigi XVI commissiona al pittore alcuni lavori, il giuramento degli Orazi è uno di questi per celebrare la glorificazione della lealtà allo Stato. Il dipinto riscuote un enorme successo e viene addirittura definito il più bel quadro del secolo. Lo stile riprende la maniera classicista del pittore francese del XVII secolo Nicolas Poussin. David non sceglie di rappresentare una scena cruenta ma il momento più alto e solenne della leggenda ovvero l'istante in cui giovani combattenti con il loro giuramento confermano la loro volontà di mettere a rischio la vita per la gloria di Roma.

Gli uomini hanno le gambe divaricate e tese con un braccio proteso in avanti e sguardi decisi mentre il padre è nell'atto di consegnare le spade ai figli non appena ricevuto il giuramento "o Roma o morte". La scena si svolge in un'antica Domus romana nel freddo porticato e nel lato destro David rappresenta le donne che , consapevoli della tragedia che sta per compiersi, affrontano il fato con inevitabile rassegnazione evitando comportamenti teatrali. Sabina e Camilla cercano conforto reciproco, mentre la madre degli Orazi più indietro abbraccia i suoi nipoti.

Gli uomini sono descritti secondo linee rigide mentre le donne sono invece descritte con linee curve. David studia con attenzione il gioco di luci e sceglie di lasciare lo sfondo in penombra per dare quanto più risalto possibile all'azione che si sta svolgendo. L'opera è conservata al museo del Louvre di Parigi

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