Il Futurismo e Marinetti: riassunto

Il Futurismo e Marinetti: riassunto

All’inizio del 900 il termine “avanguardia”, comincia ad essere utilizzato per indicare tendenze artistiche e letterarie diverse da come si era abituati

come il Futurismo, il Dadaismo o il Surrealismo, definite "avanguardie storiche" per differenziarle da quelle più recenti. Questi gruppi si propongono prima di tutto l'intento di rompere con la tradizione culturale

corrente e passata in aggiunta ai canali della comunicazione: si tratta di una rivolta che vuole colpire al cuore le ideologie dominanti a partire dalle sue espressioni artistiche, mirando dunque al rinnovamento totale della società, ricostruendo da capo e dunque distruggendo tutto ciò che è passato. Lo scrittore d'avanguardia contesta prima di tutto il sistema del mercato culturale, proponendo un'opera lontana dai canoni estetici tradizionali e di difficile comprensione se non illeggibile con un intento apertamente provocatorio.

In questo senso l'avanguardia assume un carattere militante molto evidente e passa dal semplice piano artistico a quello ideologico e politico. Da queste esigenze di rottura nasce anche l'esigenza di costituirsi in gruppi per ottenere una maggiore forza d'urto e anche la necessità di fornire dei testi esplicativi, dei programmi per chiarire le ragioni di certe scelte. Nel Manifesto del Futurismo, pubblicato nel 1909, Filippo Tommaso Marinetti formula un aspro

programma di rivolta contro la cultura passata e gli istituti che la diffondevano, proponendo un completo azzeramento di essa su cui operare una ricostruzione totale basata su ideali moderni come la velocità, il dinamismo, l'attivismo. Il culto dell'azione violenta ed esasperata respinge ogni forma di organizzazione politica esistente, sia il parlamentarismo che il socialismo, nel nome di un individualismo assoluto in cui non è difficile e sbagliato introdurre il mito del superuomo. Di qui deriva anche l'adesione all'ideologia nazionalista e militarista favorevole alla guerra, vista come uno strumento per "pulire" il mondo grazie alla sua immensa forza distruttiva.

programma del manifesto del futurismo inviato da Marinetti ai giornali, fine Gennaio 1909 programma del manifesto del futurismo inviato da Marinetti ai giornali, fine Gennaio 1909

Anche l'uomo finisce per diventare un semplice essere meccanico privato della sua dimensione psicologica e addirittura dei sentimenti. È ovvio dunque che la polemica futurista si espande pian piano fino ad investire la sensibilità romantica e decadente con cui non poteva non entrare in conflitto.

Sul piano delle soluzioni letterarie, come si individua nel Manifesto tecnico della letteratura futurista, il Futurismo respinge ogni tipica forma di causalità e di consequenzialità, preferendo una forma sintetica e abbreviata, l'analogia. Non si tratta però dell'analogia dei simbolisti, fondata  su significati impalpabili e metafisici, ma un'analogia che accosti realtà diversissime tra loro con strumenti molto particolari, come l'onomatopea e la sinestesia, che rendano la parola polifonica, polimorfa, simbolo dunque di grande movimento e di cambiamento continuo.

bambina che corre sul balcone - Giacomo Balla, 1912

La strada entra nella casa, forme uniche nella continuità dello spazio, Futurismo e materia

Nuotatrici - Carlo Carrà. 1910-1912

Uscita dal teatro - Carlo Carrà

sobbalzi di carrozza - Carlo Carrà, 1911

Uomo + aria + spazio - Ljubov Popova