Il colore blu sfida il rosso e si fa strada

il colore blu sfida il rosso e si fa strada

Colore preferito, ammirato, celebrato, senza rivali per secoli, se non addirittura per millenni, il rosso, che era all'apice della gloria, nel corso del XII secolo vide all'improvviso pararsi innanzi a sé un concorrente inaspettato: il blu. Un tempo poco amato dai romani, che lo ritenevano il colore dei barbari, il blu era rimasto in disparte durante l'alto Medioevo

certo, compariva qui e la, soprattutto sulla stoffa, ma non era un colore importante nel suo piano sociale o artistico, né su quello religioso o simbolico, ma poco alla volta cambia tutto: fra la metà del XII secolo e i primi decenni del XIII il blu gode di una notevole valorizzazione in termini sia quantitativi che qualitativi. Diventa un colore alla moda prima nelle arti e nelle immagini, e poi nell'abbigliamento e nella vita di corte.

Riveste smalti e occupa vetrate, conquista i manoscritti miniati, riempie il campo degli stemmi del re di Francia e di Re Artù. Nel lessico delle lingue romanze la trasformazione è incredibile: se il latino incontrava grandi difficoltà nel nominare il blu, all'ascesa di questo colore si accompagna l'introduzione di due parole di origine non Latina: una che deriva dal Germanico (blau, blu) e l'altra dalla l'arabo (lazurd, azzurro). A poco a poco in tutti gli ambiti della vita sociale, artistica e religiosa Il blu fa passi avanti e inizia a rivaleggiare con rosso, che fino ad allora era stato il primo, e il più bello, dei colori


per lo storico si tratta di capire se tali mutamenti siano dovuti a progressi tecnici nel campo dei pigmenti e dei coloranti, oppure se a determinare la grandiosa valorizzazione siano stati dei cambiamenti ideologici. Ad esempio, i Tintori che in Europa, per secoli, erano stati incapaci di produrre dei bei toni di blu, e cioè dei toni puri, densi, luminosi, che penetrassero in profondità nelle fibre della stoffa - tutte qualità che sapevano benissimo ottenere nella gamma dei rossi - nel giro di due o tre generazioni riescono a farlo per il blu.

Dove cercare le origini e le cause di questo mutamento? Dalle parti della chimica dei pigmenti e dei coloranti, oppure nella nuova condizione sociale e simbolica del blu? da dove ha avuto inizio questa promozione? 

A ben vedere sembra che le implicazioni teologiche e ideologiche abbiano preceduto i mutamenti chimici ed economici. L'esempio della Vergine, prima personalità occidentale a essere spesso vestita di blu nelle immagini, ne rappresenta una testimonianza importante


tintori del MedioEvo all'opera nella creazione dei colori tintori del MedioEvo all’opera nella creazione dei colori

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