Il bacio dipinto di Francesco Hayez

Il bacio dipinto di Francesco Hayez

Il pittore italiano realizza un manifesto dell'arte romantica italiana mostrando due giovani innamorati che si baciano con ardore. Racconta un amore grande e passionale ma c'è molto di più

Il luogo è indefinito ma grazie al codice dell'abbigliamento possiamo collocare il contesto temporale nel Medioevo. Per molti questo attimo fuggente rappresenta un addio. L'amore travolgente giovanile si manifesta nell'ardore di quel bacio. Lei si abbandona tra le braccia di lui, spera di rivederlo ma non sa se è l'ultima volta. Lui ha una gamba sul primo dei tre scalini, indicando ad un movimento, ad un dover andar via. Nel baciare con trasporto la sua donna, intravediamo un pugnale che porta sotto il lungo mantello.

A lato, contro un muro, il riflesso di un ombra. Di chi è? Non è dato saperlo con certezza, forse un compagno di viaggio dell'uomo che in disparte attende con rispetto il consumarsi di quello che potrebbe essere un addio. Forse una spia, un nemico. La partenza è vicina si, ma qual'è la destinazione? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima capire il periodo in cui visse il pittore

il bacio di Francesco Hayez si trova alla pinacoteca di Brera il bacio di Francesco Hayez si trova alla pinacoteca di Brera

L'italia era divisa in piccoli Stati perché si voleva impedire il progredire sociale politico. Vigeva la censura austriaca, non erano consentiti dissensi, per questo nascevano società segrete come la Carboneria o La giovane Italia, composta da sognatori che volevano l'indipendenza. La volontà pubblica di un nuovo ideale di libertà ardeva e cresceva. C'erano moti di ribellione.

C'è la rivoluzione in Italia, desideri di liberarsi dagli stranieri. Desideri di essere uniti. La patria chiama. Questi pensieri non possono dichiararsi apertamente. Hayez ha bisogno di aggirare la censura e poter mostrare un significato sottinteso senza per questo essere arrestato. Ed ecco che l'uomo nel dipinto è un patriota pronto a morire per il sogno di una Italia unificata. Quel pugnale vuole essere una sfida contro l'invasore asburgico. I giovani sono artefici del loro futuro. La rivoluzione non aspetta, bisogna agire.

Il quadro fu realizzato nel 1859, anno in cui Vittorio Emanuele II fa il suo ingresso a Milano nella seconda guerra d'indipendenza. Per difendere i propri affetti, se vuole avere un futuro felice con la sua donna, il patriota dovrà combattere contro l'oppressore anche se questo potrebbe voler dire: la morte. Hayez realizzò altre varianti de il bacio come quella del 1861, anno della proclamazione del regno d'Italia in cui la veste della fanciulla venne colorato di bianco come omaggio all'unificazione

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Il primo motivo del successo di questo dipinto e la ragione di una popolarità davvero intramontabile, anche per il massiccio consumo mediatico, risiedono nella immediata adesione ad un tema così facile e allo stesso tempo tanto seducente. Si era dunque rivelata felice l'idea del pittore quasi settantenne, di rappresentare il momento più intenso e poetico della relazione tra due persone che si amano, riuscendo a renderle in maniera così immediata e convincente tutto il fascino e mistero.

Le due figure si abbracciano e si baciano con un atteggiamento così moderno, nel loro coinvolgente trasporto e nella intensa sensualità, che lo stesso gesto del bacio continua a essere tante volte associato al quadro di Hayez anche da coloro che non ne conoscono, o ricordano, il nome dell'autore

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