siamo all'interno di una grande tradizione ellenistica ed è un fatto che abbiamo notizie di pornographi fin dai tempi che precedono di molto l'era imperiale
Probabilmente le scenette lubriche intendevano proporre una specie di enciclopedia figurata dell'amore e, spingere sapientemente all'atto amoroso. Molti di questi dipinti provengono dai lupanari e dai cubicoli, dove avevano la funzione di una specie di viagra ante litteram.
I graffiti campani parlano di sesso senza inibizioni di sorta, e possono esser espliciti più di tanto porno a noi contemporaneo. La rappresentazione di phalli viene usata contro il malocchio; il culto della divinità protettrici di Pompei, Venere e Dioniso, incoraggia esplicitamente alla sessualità; e il Dio che protegge il mondo agricolo, i pascoli e i giardini, Priapo, è proverbialmente fallico.
Poiché il sesso viene considerato la suprema felicità, tutta l'aria pompeiana è avvolta da un afrore di sessualità. In numeri, la prostituzione era assai più diffusa che in una delle nostre città. Quasi tutte le osterie e le taverne - pervigiles popinae - offrivano la disponibilità di prostitute, i muri erano ricpoerti di scenette erotiche con il catalogo dei possibili appagamenti, e offrivano una specie di Kamasutra dei poveri