nel 1910 l'artista era ormai uno dei massimi esponenti dell'espressionismo a Berlino, dove i suoi ritratti dalla profonda carica emotiva erano accolti molto favorevolmente. Nel 1927 intraprese uno dei numerosi viaggi durante i quali dipinse città e località pittoresche in giro per l'Europa
Eseguito tra il 16 e il 22 ottobre del 1927, Courmayeur e la Dent di Géant è la terza opera prodotta nel corso di quel viaggio. Affascinato dalla vista di Courmayeur, ai piedi del versante italiano del massiccio del Monte Bianco, Kokoschka Esplorava i dintorni e tornava nel pomeriggio per dipingere sul balcone della sua camera d'albergo.
Il dipinto in esame è una rarità tra i paesaggi di Kokoschka per il particolare del muro di montagne che crea un orizzonte molto alto, e per lo spazio pittorico reso compatto dalle vette che incombono verso L'osservatore. Ciononostante, un senso di profondità e dato dal villaggio in primo piano, il fulcro del dipinto, in linea con la tradizione del paesaggio alpino. Usando colori diluiti fino a ottenere una consistenza consistenza quasi da acquarello e quindi una stesura fluida, Kokoschka crea ampie proporzione di colori brillanti, illuminate e definite da un reticolo di rapide pennellate più dense, indipendenti dalla loro funzione descrittiva. Kokoschka rientrava in quella linea di artisti moderni che risale fino a El Greco, ed era considerato un eroe nel progresso evolutivo dell'arte