Come dormono balene e delfini in mare

come dormono balene e delfini in mare

Una scoperta casuale ha permesso di capire nel mare dei Caraibi come dormono i mammiferi nel mare. Adottano la posizione verticale con la testa verso la superfiche dell'acqua, sotto un livello di 20 metri circa

In questa posizione i capodogli rimangono circa 15 minuti e nel lasso di tempo restano immobili senza respirare. Il tempo che dedicano al dormire in percentuale è di circa il 7%. Probabilmente si riposano vicino alla superficie dell'acqua per evitare i predatori quando schiacciano un pisolino. Infatti gli squali cacciano a profondità maggiori.

I delfini preferiscono riposare di notte, il loro riposo dura poche ore, si lasciano galleggiare nella superficie e spengono metà del loro cervello, mantenendosi allerta con alcune funzioni che lasciano attive. Il bisogno di mantenere una parte del cervello sempre attiva non è solo per reagire prontamente in caso di pericolo ma anche per problemi legati alla respirazione. Infatti durante il sonno, la parte del cervello cosciente monitora anche l'ossigeno e quando si ha bisogno di respirare si manda un messaggio per svegliare il cervello e salire in superficie.

I cetacei dormono nonostante la loro anatomia, che in realtà non lo consentirebbe. Eppure dormono, perché l'evoluzione li ha dotati della capacità molto speciale di far riposare un emisfero cerebrale alla volta. Mentre un emisfero del cetaceo si è appisolato e sogna, l'altro è sveglissimo e sta attento ai pericoli e alla respirazione. Dopo circa un'ora c'è il cambio della guardia: l'animale lascia che gli emisferi si scambino di ruolo, si augurano buongiorno e buonanotte, e continua a muoversi in mare aperto nel suo doppio stato di coscienza.

Il bisogno di luce o buio può variare. Esistono organismi diurni e altri notturni, e ci sono differenze anche nella durata del sonno.

  • Gli elefanti dormono soltanto quattro ore circa delle 24
  • le tigri possono sonnecchiare fino a 15 ore
  • alcune pipistrelli riescono a dormire per 19 ore
  • mentre il degu si accontenta di sette
  • l'opossum si concede 18 ore di sonno
  • il comune ratto grigio, che ha più o meno le stesse dimensioni dell'opossum, se la cava con la metà
Le diverse forme di vita possono prediligere la notte o il giorno e l'attività o il riposo, ma tutte calcolano il proprio ritmo In base allo stesso criterio. A determinare quel ritmo è la rotazione della Terra.

Lo squalo della Groenlandia, gigantesco che fluttua solitario nell'oscurità più totale degli abissi del mar Glaciale Artico, è un gigante lento e bonario che può vivere più di 400 anni e raggiunge la maturità sessuale solo dopo un secolo.

Pensate a quella vongola rimasta ferma al freddo per 507 anni a più di 80 metri di profondità vicino all'Islanda, finché nel 2006 fu pescata da alcuni ricercatori gallesi che potevano stabilire di aver trovato l'animale più longevo di sempre. La vongola fu chiamata Ming come la dinastia cinese sotto la quale era nata, un paio di decenni prima che Ferdinando Magellano partisse per circumnavigare il globo, e prima che quei ricercatori gallesi, nel tentativo di stabilirne l'età, non la uccidessero accidentalmente.

Pensate a quelle spugne del mar Cinese meridionale che, come si è scoperto, possono vivere più di 10.000 anni. Oppure quella piccola medusa, turritopsis nutricula, che quando è in pericolo sotto stress è in grado di regredire in uno stadio biologico antecedente la maturità sessuale: rinasce come copia più giovane di se stessa, diventando quindi potenzialmente immortale.

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