"City" di Alessandro Baricco

"City" di Alessandro Baricco

Alessandro Baricco è nato a Torino, nel 1958

Ha scritto quattro romanzi (Castelli di rabbia, Oceano mare, Seta e City), due testi teatrali (Novecento, Devila Roa) e due libri di saggistica (Il genio in fuga, L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin). È uno scrittore contemporaneo sempre al centro dell'interesse pubblico che appassiona tutte le generazioni. Come è solito di Baricco, la storia non è consequenziale, né la narrazione regolare; c'è come un flusso che trascina il lettore e lo invita a lasciarsi cullare; diverse storie si intrecciano, si incontrano, si fondono: quella di Gould, un bambino considerato genio, che, come tale, è costretto a frequentare già dall'età di 13 anni e a non vivere una vita normale, non sa cos'è il gioco, il divertimento, l'amore. Suoi unici amici Diesel- il gigante buono-e Poomerang- il muto-e Shatzy Shell,una ragazza molto più grande di lui che il padre assume come governante di Gould, che, purtroppo, vive solo: il padre è un generale e lavora lontano e la madre è in cura in una clinica per instabili mentali. Shatzy è l'unica che lo capisce veramente, senza troppe domande e senza opprimerlo. È una ragazza speciale, che ha un sacco di idee e di sogni strani, a partire da quello di realizzare un western. Ecco la seconda storia, che, alla fine, prende il posto della prima, perché, come spesso accade nelle storie di Baricco, i personaggi fanno quasi tutti una brutta fine: Gould capisce che sta sprecando la sua vita e va via da solo, per viverla; Shatzy muore in un incidente; Diesel e Poomerang, gli amici di Gould, non sono altro che amici immaginari.. È come se pezzo, pezzo tutti si cancellassero, finché a prendere parte sulla scena non sono quelli che sembravano i più marginali: stupendo tutti, al 29° capitolo il narratore, come se niente fosse, svela la sua identità: non è altro che Ruth, la madre di Gould. Ma il vero protagonista, alla fine, diventa Phil Wittacher, che pian,piano emerge sempre più dal western di Shatzy. Un libro,come da manuale per Baricco, con tante cose lasciate in sospeso, un libro coinvolgente, trascinante, più cittadino degli altri, come lui stesso dice. Interessante il ritmo narrativo, alterno, e anche il tono: misti il poetico e il comico. Fantastico ciò che leggiamo dagli occhi di Baricco e profondo e rasserenante il messaggio che ci lascia: credere nei sogni, fino in fondo, ma soprattutto mai rinunciare alla vita vera, quella che vorremmo.