Cicerone, Pro Cluentio: 152 - 161, pag 3

Cicerone, Pro Cluentio: 152 - 161

Latino: dall'autore Cicerone, opera Pro Cluentio parte 152 - 161
Nam dicturum quidem certe, si hoc iudicium plebi Romanae propositum sit, neminem umquam esse confirmo Così, se questo capo daccusa verrà allargato alla plebe romana, io affermo senza paura di essere smentito che in futuro nessuno sarà più disposto a deporre come testimone
[158] Sed hoc polliceor omnibus, si cui forte hac lege negotium facessetur qui lege non teneatur, si is uti me defensore voluerit, me eius causam legis praesidio defensurum, et vel his iudicibus vel horum similibus facillime probaturum, et omni me defensione usurum esse legis, qua nunc ut utar ab eo cuius voluntati mihi obtemperandum est non conceditur [158] Ma a tutti faccio una promessa solenne che, se sulla base di questa legge si dovesse infastidire qualcuno che a tale legge non è legato, se costui vorrà avvalersi dei miei servigi di difensore, io sosterrò la causa confidando nellaiuto della legge e ai giudici, sia in casi simili a questi o in altri simili a loro, riuscirò molto facilmente a provarne la bontà, e che comunque userò tutti gli appigli difensivi datimi da quella legge, che colui alla cui volontà sono tenuto a portare rispetto, non mi permette adesso di utilizzare
LVIII Non enim debeo dubitare, iudices, quin, si qua ad vos causa eius modi delata sit eius qui lege non teneatur, etiam si is invidiosus aut multis offensus esse videatur, etiam si eum oderitis, etiam si inviti absoluturi sitis, tamen absolvatis et religioni potius vestrae quam odio pareatis LVIII In verità, o giudici, non ho nessun motivo di dubitare che, se fosse sottoposta alla vostra attenzione una causa simile, nella quale cioè limputato non è sottoposto a questa legge, anche se costui fosse chiaramente il bersaglio della pubblica ostilità o comunque non gradito a molti, anche se vi fosse odioso, anche se la prospettiva di assolverlo dovesse essere a voi sgradita, tuttavia lo assolvereste, obbedendo alla vostra coscienza invece di cedere allodio

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Cicerone, Pro Cluentio: 01 - 09
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Pro Cluentio parte 01 - 09

[159] Est enim sapientis iudicis cogitare tantum sibi a populo Romano esse permissum quantum commissum sit et creditum, et non solum sibi potestatem datam, verum etiam fidem habitam esse meminisse: posse quem oderit absolvere, quem non oderit condemnare, et semper non quid ipse velit, sed quid lex et religio cogat cogitare; animadvertere qua lege reus citetur, de quo reo cognoscat, quae res in quaestione versetur [159] Un giudice saggio deve, infatti, pensare di aver ottenuto dal popolo romano una capacità di agire paragonata al compito che gli è stato assegnato e affidato, e rammentarsi non solo che gli è stato attribuito un potere, ma che è anche stata riposta in lui della fiducia; egli deve essere in grado di assolvere chi odia e di condannare chi non odia, e pensare sempre non a che cosa lo spinga il suo volere, ma a che cosa gli impongano la legge e la sua coscienza personale; deve esaminare con attenzione in base a quale legge un imputato sia chiamato in giudizio, chi sia limputato su cui si basa linchiesta e quale vicenda fondi loggetto del contendere
Cum haec sunt videnda tum vero illud est hominis magni, iudices, atque sapientis, cum illam iudicandi causa tabellam sumpserit, non se reputare solum esse neque sibi quodcumque concupierit licere, sed habere in consilio legem, religionem, aequitatem, fidem; libidinem autem, odium, invidiam, metum cupiditatesque omnes amovere maximique aestimare conscientiam mentis suae, quam ab dis immortalibus accepimus, quae a nobis divelli non potest; quae si optimorum consiliorum atque factorum testis in omni vita nobis erit, sine ullo metu et summa cum honestate vivemus E se considerare tutto ciò un dovere, ciò che rappresenta, o giudici, la vera prerogativa di un uomo grande e saggio, quando avrà preso in mano la tavoletta per esprimere il suo giudizio, è non pensare di essere solo e di avere il diritto di fare tutto ciò che desidera, ma lutilizzare consiglieri come la legge, la scrupolosità, la giustizia, la buona fede; lallontanare, al contrario, il capriccio, lodio, lostilità, la paura e tutte le altre passioni, e dare la massima importanza a ciò che gli ispira la sua coscienza insediata nel suo animo, che abbiamo ricevuto dagli dèi immortali e che non ci può essere tolta: se, per tutta la vita avremo lei per testimone delle decisioni e delle migliori azioni, allora potremo vivere senza alcuna paura e nel modo più degno donore

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[160] Haec si T Accius aut cognovisset aut cogitasset, profecto ne conatus quidem esset dicere, id quod multis verbis egit, iudicem quod ei videatur statuere et non devinctum legibus esse oportere [160] Se T Attio fosse stato consapevole di ciò o ne avesse tenuto conto, certamente non avrebbe neanche provato ad affermare, come al contrario ha fatto ampiamente, che il giudice deve stabilire ciò che gli sembri più opportuno, senza essere per niente vincolato dalle leggi
Quibus de rebus mihi pro Cluenti voluntate nimium, pro rei dignitate parum, pro vestra prudentia satis dixisse videor Ma su questi temi credo di aver già detto anche troppo considerando la volontà di Cluenzio, molto poco considerando la serietà della questione, quanto basta considerando la vostra saggezza di esperti

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Reliqua perpauca sunt; quae quia vestrae quaestionis erant, idcirco illi statuerunt fingenda esse sibi et proferenda, ne omnium turpissimi reperirentur si in iudicium nihil praeter invidiam attulissent Il resto è veramente poca cosa; siccome, però, si trattava di aspetti di competenza del vostro tribunale, costoro hanno deciso di doverli creare dallinizio e di mostrarli, per non passare come uomini molto spregevoli se al processo non avessero addotto altro che non fosse lostilità preconcetta
LIX Atque ut existimetis necessario me de his rebus de quibus iam dixerim pluribus egisse verbis, attendite reliqua: profecto intellegetis ea quae paucis demonstrari potuerint brevissime esse defensa LIX E per arrivare alla conclusione che ho dovuto per forza di cose esitare un po sulle questioni di cui ho già trattato, prestate attenzione al resto: vi accorgerete certamente che, quando si poteva procedere a una dimostrazione sintetica, la mia difesa è stata brevissima

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[161] Cn Decidio Samniti, ei qui proscriptus est, iniuriam in calamitate eius ab huius familia factam esse dixistis [161] Avete affermato che da parte dei servi del mio cliente sono stati commessi oltraggi verso un proscritto, il sannita Cn Delizio, quando egli si trovava in disgrazia
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