Cicerone, De Oratore: Libro 02; 76-80, pag 2

Cicerone, De Oratore: Libro 02; 76-80

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 02; 76-80
Nihil est denique in natura rerum omnium, quod se universum profundat et quod totum repente evolvat; sic omnia, quae fiunt quaeque aguntur acerrime, lenioribus principiis natura ipsa praetexuit Non vè nulla infine in questo nostro inondo, che si apra tutto in una volta e si spanda improvvisamente tutto intero: la stessa natura ha predisposto che tutti i fenomeni fisici e gli atti umani, anche i più rapidi, abbiano un debole inizio
[318] Haec autem in dicendo non extrinsecus alicunde quaerenda, sed ex ipsis visceribus causae sumenda sunt; idcirco tota causa pertemptata atque perspecta, locis omnibus inventis atque instructis considerandum est quo principio sit utendum [318] Lesordio dunque non deve derivare da fattori esterni, ma scaturire dalle viscere stesse della causa; perciò, dopo che avrà esaminato e vagliato attentamente tutta la causa, dopo che avrà trovato e predisposto tutti i suoi argomenti, allora loratore dovrà pensare allesordio
[319] Sic et facile reperientur; sumentur enim ex eis rebus, quae erunt uberrimae vel in argumentis vel in eis partibus, ad quas dixi digredi saepe oportere; [ita] et momenti aliquid adferent, cum erunt paene ex intima defensione deprompta, et apparebit ea non modo non esse communia nec in alias causas posse transferri, sed penitus ex ea causa quae [tum] agatur, effloruisse [319] Non gli sarà difficile trovarlo: egli infatti lo deriverà da tutte quelle considerazioni che dovrà fare nella dimostrazione delle prove o nelle digressioni di cui, come ho già detto, bisognerà fare frequente uso; così tratto dalla sostanza stessa della difesa, lesordio porterà un notevole contributo, e tutti riconosceranno che esso non solo non è generico e comune a ogni causa, ma che è scaturito dal seno stesso della causa che si sta discutendo

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Cicerone, De Oratore: Libro 02; 11-15
Cicerone, De Oratore: Libro 02; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 02; 11-15

[LXXIX] [320] Omne autem principium aut rei totius, quae agetur, significationem habere debebit aut aditum ad causam et communitionem aut quoddam ornamentum et dignitatem; sed oportet, ut aedibus ac templis vestibula et aditus, sic causis principia pro portione rerum praeponere; itaque in parvis atque infrequentibus causis ab ipsa re est exordiri saepe commodius; [321] sed cum erit utendum principio, quod plerumque erit, aut ex reo aut ex adversario aut ex re aut ex eis, apud quos agetur, sententias duci licebit [LXXIX] [320] Ogni esordio dovrà contenere o il motivo centrale dellintera causa che sarà trattata o unintroduzione e un avviamento verso di essa o qualcosa che possa servire di ornamento e abbellimento; però bisogna che, come avviene per i vestiboli e gli ingressi dei palazzi e dei templi, lesordio della causa sia adeguato allimportanza della causa stessa; pertanto nelle cause di poco valore e che richiamano scarso pubblico spesso è più vantaggioso entrare subito in argomento;[321] ma quando bisognerà ricorrere a un esordio cosa molto frequente , si potranno trarre idee o dal reo o dall avversario o dalla causa o dai giudici
Ex reo (reos appello, quorum res est), quae significent bonum virum, quae liberalem, quae calamitosum, quae misericordia dignum, quae valeant contra falsam criminationem; ex adversario eisdem ex locis fere contraria; [322] ex re, si crudelis, si nefanda, si praeter opinionem, si immerito, si misera, si ingrata, si indigna, si nova, si quae restitui sanarique non possit; ex eis autem, apud quos agetur, ut benevolos beneque existimantis efficiamus, quod agendo efficitur melius quam rogando Dal reo (chiamo così colui che è inte ressato alla causa) idee che mettano in evidenza la sua bontà, la sua generosità, il suo stato infelice e degno di compassione, e che siano atte a respingere una falsa accusa; dallavversario idee più o meno opposte a queste; [322] dalla causa idee che mostrino quanto essa sia crudele, aborninevole,imprevista, immeritata, misera, ingrata, indegna, strana, irreparabile e irrimediabile; dai giudici idee che possano indurli alla benevolenza e alla simpatia: il che si ottiene meglio con una buona difesa che con le preghiere

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Cicerone, De Oratore: Libro 01; 26-30
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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 01; 26-30

Est id quidem in totam orationem confundendum nec minime in extremam; sed tamen multa principia ex eo genere gignuntur Veramente a questultimo scopo bisogna mirare in tutte le fasi del discorso e in modo particolare nella perorazione: tuttavia molti esordi nascono dal bisogno di procurarsi tale indulgenza
[323] Nam et attentum monent Graeci ut principio faciamus iudicem et docilem; quae sunt utilia, sed non principi magis propria quam reliquarum partium; faciliora etiam in principiis, quod et attenti tum maxime sunt, cum omnia exspectant et dociles magis in initiis esse possunt; inlustriora enim sunt, quae in principiis quam quae in mediis causis dicuntur aut arguendo aut refellendo [323] Infatti i maestri greci consigliano di renderci il giudice attento e arrendevole fin dallesordio: consiglio certamente utile, che vale per tutte le altre parti del nostro discorso meno che per lesordio; riconosciamo che la cosa riesce più facile nellesordio: infatti li i giudici sono attentissimi, perché sono in attesa di conoscere tutti i fatti, e più arrendevoli; sono più chiari i concetti che si espongono nellesordio di quelli che si espongono nel mezzo della causa, dove bisogna dimostrare delle prove o confutare lavversario

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 01; 16-20

[324] Maximam autem copiam principiorum ad iudicem aut adliciendum aut incitandum ex eis locis trahemus, qui ad motus animorum conficiendos inerunt in causa, quos tamen totos explicare in principio non oportebit, sed tantum impelli iudicem primo leviter, ut iam inclinato reliqua incumbat oratio [324] Nel preparare un esordio diretto a trarre dalla nostra parte il giudice o a eccitano contro lavversario, noi faremo ricorso soprattutto a quegli argomenti adatti a destare le passioni, che presenta la causa stessa, i quali(argomenti) non converrà però svilupparli tutti nellesordio; basterà che il giudice, sul principio, sia solo toccato, in modo che il nostro discorso piomberà su lui quando è già disposto a cedere
[LXXX] [325] Conexum autem ita sit principium consequenti orationi, ut non tamquam citharoedi prooemium adfictum aliquid, sed cohaerens cum omni corpore membrum esse videatur [LXXX][325] Lesordio poi dovrà essere strettamente legato al resto del discorso, in modo da apparire un membro del corpo, ad esso intimamente connesso, e non qualcosa di appiccicato come il preludio di un citaredo

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 03; 21-25

Nam non nulli, cum illud meditati ediderunt, sic ad reliqua transeunt, ut audientiam fieri sibi non velle videantur Alcuni oratori dopo aver pronunziato un esordio, che pure hanno meditato a lungo, vanno avanti dando limpressione di non volere guadagnarsi lattenzione del pubblico
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