il comandante appare tra loro, non si cura del pericolo che viene dall'insidia della più tremenda delle morti: la condivide con loro, così come ha condiviso la pioggia di pallottole in battaglia. Questa idea esalta quei coraggiosi. Le teste fiaccate, cupe, si sollevano, gli sguardi semispenti o scintillanti di febbre si rivolgono a lui, le braccia fiacche si rianimano e si tendono verso di lui, un beato sorriso di gioia serpeggia sulle labbra dei moribondi - e nel mezzo di queste figure si erge compassionevole il gigante Bonaparte e tocca con la mano il bubbone di un malato che seminudo si è sollevato di fronte a lui