Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 86-90, pag 3

Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 86-90

Latino: dall'autore Sallustio, opera Bellum Iugurthinum parte Parte 86-90
Eius ciues apud Iugurtham immunes, leui imperio et ob ea fidelissimi habebantur, muniti aduersum hostis non moenibus modo et armis atque viris, verum etiam multo magis locorum asperitate I suoi abitanti, sotto Giugurta, erano affrancati da ogni tributo e governati con mitezza: passavano perciò per sudditi fedeli; Erano protetti contro i nemici da mura, armi e soldati, ma anche, molto di più, dall'inaccessibilità dei luoghi
Nam praeter oppido propinqua alia omnia vasta, inculta, egentia aquae, infesta serpentibus, quarum vis sicuti omnium ferarum inopia cibi acrior Infatti, eccettuati i dintorni della città, tutto il resto della zona era deserto, incolto, privo di acqua e infestato da serpenti, la cui ferocia, come in tutte le belve, è accresciuta dalla mancanza di cibo
Ad hoc natura serpentium ipsa perniciosa siti magis quam alia re accenditur Si aggiunga che la natura dei serpenti, già di per sé perniciosa, è esasperata dalla sete più che da qualsiasi altro stimolo

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Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 66-70

Latino: dall'autore Sallustio, opera Bellum Iugurthinum parte Parte 66-70

Eius potiendi Marium maxima cupido invaserat, cum propter usum belli tum quia res aspera videbatur et Metellus oppidum Thalam magna gloria ceperat, haud dissimiliter situm munitumque, nisi quod apud Thalam non longe a moenibus aliquot fontes erant, Capsenses una modo atque ea intra oppidum iugi aqua, cetera pluvia utebantur Ora Mario era stato preso dal desiderio vivissimo di espugnare la città non soltanto per la sua importanza strategica, ma anche per la difficoltà dell'impresa e in considerazione del fatto che Metello aveva espugnato Tala coprendosi di gloria: Tala per posizione e fortificazioni non era molto dissimile da Capsa, senonché presso di essa, non lontano dalle mura vi erano alcune fonti, mentre i Capsesi disponevano di una sola sorgente, che, per giunta, si trovava dentro la città; per il resto usavano acqua piovana
Id ibique et in omni Africa, quae procul a mari incultius agebat, eo facilius tolerabatur, quia Numidae plerumque lacte et ferina carne uescebantur et neque salem neque alia irritamenta gulae quaerebant: cibus illis aduersum famem atque sitim, non libidini neque luxuriae erat Questo inconveniente là, come in tutte le zone dell'Africa, che, lontane dal mare, erano rimaste più selvagge, riusciva tanto più facilmente tollerabile, in quanto i Numidi si nutrivano per lo più di latte e di cacciagione e non si servivano né di sale né di altri condimenti piccanti; il cibo serviva loro per placare la fame e la sete e non era strumento di piacere o di stravizi

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Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 21-25

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Igitur consul omnibus exploratis, credo dis fretus--nam contra tantas difficultates consilio satis prouidere non poterat, quippe etiam frumenti inopia temptabatur, quia Numidae pabulo pecoris magis quam aruo student et, quodcumque natum fuerat, iussu regis in loca munita contulerant, ager autem aridus et frugum uacuos ea tempestate, nam aestatis extremum erat, tamen pro rei copia satis prouidenter exornat Penso che il console, dopo aver esaminato tutti gli aspetti, confidasse nell'aiuto degli dèi, tenuto conto che, di fronte a così gravi difficoltà, gli sarebbe stato impossibile, con le sue sole capacità, prendere misure adeguate; era minacciato, tra l'altro, dalla penuria di grano, perché i Numidi si dedicano più alla pastorizia che all'agricoltura e tutto il raccolto era stato trasportato per ordine del re in luoghi fortificati; Inoltre, essendo la fine dell'estate, la campagna era arida e priva di messi; Nondimeno Mario, per quanto è consentito dalle circostanze, si rifornisce di sufficienti provviste
Pecus omne, quod superioribus diebus praedae fuerat, equitibus auxiliariis agendum attribuit, A Manlium legatum cum cohortibus expeditis ad oppidum Laris, ubi stipendium et commeatum locauerat, ire iubet dicitque se praedabundum post paucos dies eodem venturum Fa scortare dalla cavalleria ausiliaria tutto il bestiame catturato nei giorni precedenti; comanda al luogotenente Aulo Manlio di recarsi con le coorti armate alla leggera nella città di Lari, dove aveva fatto custodire il denaro per le paghe e le vettovaglie, e s'impegna a raggiungerlo entro pochi giorni dopo aver saccheggiato il paese

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Sic incepto suo occultato pergit ad flumen Tanain Così, senza aver fatto trapelare nulla delle sue intenzioni, avanza verso il fiume Tanais

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