Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 86-90, pag 2

Sallustio, Bellum Iugurthinum: Parte 86-90

Latino: dall'autore Sallustio, opera Bellum Iugurthinum parte Parte 86-90

Metellus interea Romam profectus contra spem suam laetissimis animis accipitur, plebi patribusque, postquam invidia decesserat, iuxta carus Metello, intanto, partito per Roma, contro ogni sua speranza vi è accolto con grande entusiasmo; venuta meno l'ostilità nei suoi confronti, era egualmente caro alla plebe e al senato
Sed Marius impigre prudenterque suorum et hostium res pariter attendere: cognoscere, quid boni utrisque aut contra esset, explorare itinera regum, consilia et insidias eorum antevenire, nihil apud se remissum neque apud illos tutum pati Attivo e cauto, Mario studiava con pari attenzione la condotta dei suoi e dei nemici, spiava i punti di forza e i punti deboli degli uni e degli altri; faceva seguire i re negli spostamenti, ne preveniva progetti e agguati; non consentiva trascuratezza ai suoi, né sicurezza ai nemici
Itaque et Gaetulos et Iugurtham ex sociis nostris praedas agentis saepe aggressus in itinere fuderat ipsumque regem haud procul ab oppido Cirta armis exuerat Così, aveva più volte assalito e sbaragliato i Getuli e Giugurta che tornavano dall'aver depredato i nostri alleati e non lontano dalla città di Cirta aveva costretto lo stesso re a disfarsi delle armi

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Quae postquam gloriosa modo neque belli patrandi cognovit, statuit urbis, quae viris aut loco pro hostibus et aduersum se opportunissimae erant, singulas circumvenire: ita Iugurtham aut praesidiis nudatum iri, si ea pateretur, aut proelio certaturum Ma quando si rese conto che queste azioni, per quanto gloriose, non servivano a porre termine alla guerra, stabilì di assediare ad una ad una tutte quelle città che per forza militare o per posizione erano utili al nemico e pericolose per lui; Così Giugurta, o sarebbe rimasto privo di difese, se l'avesse lasciato fare, o sarebbe dovuto scendere in campo
Nam Bocchus nuntios ad eum saepe miserat: velle populi Romani amicitiam; ne quid ab se hostile timeret Per parte sua, Bocco gli aveva più volte inviato messaggeri, per assicurarlo che voleva l'amicizia del popolo romano e che non doveva temere nulla da lui

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Id simulaueritne, quo improuisus grauior accideret, an mobilitate ingeni pacem atque bellum mutare solitus, parum exploratum est Non si è potuto del tutto chiarire se Bocco fingesse per colpire poi all'improvviso e con nostro maggior danno o se per il carattere volubile fosse solito propendere ora per la pace ora per la guerra
Sed consul, uti statuerat, oppida castellaque munita adire, partim vi, alia metu aut praemia ostentando auertere ab hostibus Ma il console, secondo quanto aveva stabilito, assaliva città e castelli fortificati e li strappava al nemico in alcuni casi con la forza, in altri con minacce o con promesse di premi

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Ac primo mediocria gerebat, existimans Iugurtham ob suos tutandos in manus venturum E dapprima le sue azioni erano di scarso rilievo, perché pensava che Giugurta, per difendere i suoi, avrebbe accettato il combattimento
Sed ubi illum procul abesse et aliis negotiis intentum accepit, maiora et magis aspera aggredi tempus visum est Ma quando seppe che il re era piuttosto lontano e intento in altre faccende, gli parve tempo di tentare imprese più importanti e più difficili

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Erat inter ingentis solitudines oppidum magnum atque valens nomine Capsa, cuius conditor Hercules Libys memorabatur In mezzo a vasti deserti sorgeva una città grande e forte di nome Capsa, che vantava come fondatore Ercole Libico

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