Gli occhi delle api contengono qualcosa come 6.000 punti focali, e questo ne determina anche la grandezza, ma all'interno dell'alveare non tutti gli individui hanno occhi identici: soltanto le api operaie e la regina hanno gli occhi posti distintamente ai lati della testa, mentre i maschi per esempio hanno occhi molto più grandi, che si estendono fino a toccarsi nella parte superiore. Questa differenza nasce dalle diverse funzioni svolte dai due generi:
- I maschi non hanno bisogno di avere occhi sviluppati perché non vanno in cerca di cibo ma solo di regine vergini durante i voli di accoppiamento
- le femmine hanno bisogno di una super vista, dato il loro ruolo di procacciatrici di cibo per tutto l'alveare
Le api percepiscono quattro colori: giallo, verde-blu, azzurro e poi la luce ultravioletta, invisibile ai nostri occhi. Distinguono anche le sfumature, ma in modo diverso da noi. Non vedono il rosso, che a loro risulta nero. Il bianco è percepito dalle api nel colore completamente dell'ultravioletto, ovvero il bluastro. Anche un fiore che a noi appare di un unico colore può apparire diverso alle api. Grazie all'effetto dell'ultravioletto, I petali possono mostrare striature a noi invisibili.
Il fenomeno della deriva, ovvero quando le api di un alveare rientrando finiscono in quello prospiciente, è molto più accentuato quando si dispongono lunghe file di arnie aventi tutte lo stesso colore. Non è una questione estetica quella di vedere tanti alveari colorati in modo sgargiante. sono tutte accortezze che servono ad aiutare le api a ritornare sano e salve a casa