Ecco perché san Paolo fu decapitato e non crocifisso

Ecco perché san Paolo fu decapitato e non crocifisso

la crocifissione era molto diffusa nell'Impero Romano, che l'aveva "ereditata" dai cartaginesi. Oltre che di un esecuzione capitale, si trattava di un atroce tortura: la morte coglieva il condannato dopo ore, a volte persino giorni, di tremende sofferenze

La tortura della crocifissione veniva spesso adottata nei confronti dei cristiani, a meno che non fossero cittadini romani. Questi ultimi, infatti, per legge non potevano essere crocifissi e ciò spiega anche perché San Paolo, che pure cadde vittima delle persecuzioni di Nerone, fu invece decapitato

Ma nonostante la gravità della colpa di cui i cristiani venivano accusati, fu rispettato anche per loro un principio sacro per i romani: le spoglie dei defunti venivano sempre e comunque consegnata ai familiari o agli amici più stretti, In modo da consentirne una degna sepoltura. Il corpo di san Pietro fu quindi affidato ai suoi compagni, che lo seppellirono in un campo situato poco più a nord del circo di Nerone, a poche decine di metri dal luogo del supplizio: per la precisione, sul colle Vaticano.

Michelangelo rappresenta la crocifissione di San Pietro affrescata nella cappella Paolina, a poca distanza dalla sestina, ma fuori dal classico percorso di visita dei musei vaticani. la Paolina È infatti storicamente la cappella per la preghiera del Papa.

corridoio delle grotte Vaticane