... e poiché le donne sono la maggioranza dei cittadini, assicurare loro una piena parità significa rendere tutti più forti, sicuri, coesi nel rispetto delle libertà fondamentali di ogni individuo. L'uguaglianza di genere non è soltanto un diritto umano fondamentale ma anche un pilastro necessario per costruire un mondo più giusto. Per avere un'idea di quanto siamo lontani da questo obiettivo basta pensare che - secondo il rapporto ONU sulla parità di genere pubblicata nel febbraio 2020 - una donna su cinque, compresa fra 15 e 49 anni, afferma oggi di aver subito violenza da un partner negli ultimi 12 mesi e 49 Nazioni su 193 ancora non hanno nei rispettivi ordinamenti leggi per proteggere le donne dalla violenza domestica. Più positivo il dato, relativo agli ultimi dieci anni, di una diminuzione del 30%, tanto delle spose-bambine e dell'infibulazione anche se si tratta di pratiche tribali che ancora perdurano in numerose Nazioni.
Per avere un'idea della diffusione globale dell'infibulazione basti pensare che 750 milioni di donne e ragazze sono state sposate prima di compiere 18 anni e almeno 200 milioni di loro in 30 Nazioni sono state sottoposte a questa pratica brutale. In media si tratta di adolescenti tra i 15 e 19 anni.
Un altro fronte di discriminazione è sancito per legge:
- in almeno 18 Nazioni il marito può impedire legalmente alla moglie di avere un'occupazione
- in 39 Nazioni figli e figlie non hanno gli stessi diritti nelle eredità
- 49 paesi ancora non si sono dati norme specifiche contro le violenze alle donne
Nightmare - le donne afghane di Shamsia Hassani
La mia donna ha gli occhi chiusi poiché crede che non ci sia niente di buono da vedere, desidera ignorare tutto, provare meno dolore
Per quanto riguarda la vita pubblica, nei Parlamenti le donne rappresentano ancora solo il 23,7% degli eletti, sottolineando un vulnus nel principio di rappresentanza. I dati che più descrivono le violenze hanno però a che vedere con la vita domestica: solo il 52% delle donne sposate decidere liberamente quando avere rapporti sessuali, se usare contraccettivi e come gestire la propria salute.
Nel mondo del lavoro le donne sono appena il 13% dei proprietari di terreni e in una regione come il Nord Africa ricoprono meno del 20% dei lavori salariali non agricoli. in Africa ogni anno, le donne passano oltre 40 miliardi di ore a raccogliere acqua potabile - soprattutto nelle regioni rurali dei paesi subsahariani e nell'africa occidentale - per effetto di tradizioni e abitudini che le trasformano in una sorta di catena di rifornimento per i beni di prima necessità delle famiglie.
Secondo i dati di Unwoman, programma delle Nazioni Unite, su 1412 ministeri con portafoglio in 188 paesi, le donne guidano:
- 109 ministeri degli affari sociali
- 107 ministeri della famiglia
- 95 dell'ambiente
- 87 del Lavoro
- 84 dell'Industria
- 79 dell'Istruzione
- 70 della cultura
- 63 degli Affari Esteri
- 61 della ricerca
- 53 della Salute
Il primo ostacolo alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro è il sostegno ai figli e più in generale alle famiglie
Organizzazione mondiale del Lavoro, rapporto 2017 sulla parità di genere
Nell immagine precedente:
- verde scuro = le leggi sono allineate alla CEDAW e ben applicata dal governo. Il loro rispetto è una priorità
- verde = le leggi sono allineate alla CEDAW e sono per lo più applicate. Il governo agisce per contrastare le norme culturali che danneggiano le donne
- giallo = le leggi sono allineate alla CEDAW ma con un'attuazione discutibile. Il governo potrebbe contrastare meglio le norme culturali dannose per le donne
- arancione = le leggi hanno qualche consonanza con la CEDAW ma con applicazione poco efficace. Migliorare la situazione delle donne sembra non essere una priorità per il governo
- rosso = non esiste nessuna applicazione delle leggi in linea con la CEDAW o tali leggi non esistono
- grigio = nessun dato
CEDAW: DEFINIZIONE DI DISCRIMINAZIONE CONTRO LE DONNE
La convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) è il più importante strumento internazionale giuridicamente vincolante in materia di diritti delle donne. Essa definisce "discriminazione contro le donne": "Ogni distinzione, esclusione o limitazione basata sul sesso, che abbia l'effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l'esercizio da parte delle donne, indipendentemente dal loro stato matrimoniale in condizione di uguaglianza fra uomini e donne, dei diritti umani e delle Libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile, o in qualsiasi altro campo ".