il pranzo si svolge in un'ampia sala affrescata, attorno a una grande tavola coperta da una tovaglia bianca, imbandita con vasellame d'argento e porcellane ma apparentemente con due sole voci nel menù: ostriche e champagne, entrambe ritenuti potenti afrodisiaci. Pare che questo sia il primo dipinto in cui compare una bottiglia di champagne, vino inventato negli ultimi decenni del XVII secolo, pare da Dom Pérignon monaco benedettino ed esperto cantiere e vinificatore: in pratica un moderno Dioniso, o Noè. le bottiglie venivano tenute in fresco in vasche di ghiaccio come quella che compare in primo piano nel dipinto; il tappo veniva fatto saltare: qui vediamo due dei commensali che ne guardano uno in volo con aria divertita. I bicchieri non si posavano sulla tovaglia ma, rovesciati, in ciotole di porcellana, le ostriche erano molto in voga, arrivavano a Parigi dalla costa in giornata, si servivano con burro e aglio; le loro conchiglie, nel quadro, sono dappertutto