Naturam expelles furca, tamen usque recurretet mala perrumpet furtim fastidia uictrix | scaccia, scaccia la natura con la forca: ritornerà sempre e, di soppiatto, irromperà vittoriosa fra queste leziosaggini da un soldo |
Non qui Sidonio contendere callidus ostronescit Aquinatem potantia uellera fucumcertius accipiet damnum propiusue medullisquam qui non poterit uero distinguere falsum | Chi riconoscere non sa la lana tinta ad Aquino dalla porpora di Sidone, non subirà danno maggiore e piú profondo di chi non sa distinguere il falso dal vero |
Quem res plus nimio delectauere secundae, mutatae quatient | Chi si compiace troppo della buona fortuna, si sentirà sconvolto se questa muta |
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Orazio, Epistole: Libro 01 - Ad Albio Tibullo
Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - Ad Albio Tibullo
Siquid mirabere, ponesinuitus | Ciò che ti abbaglia non lo si lascia volentieri |
Fuge magna; licet sub paupere tectoreges et regum uita praecurrere amicos | Evita il fasto: in un tugurio puoi vivere meglio dei re, dei loro amici |
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Orazio, Epistole: Libro 01 - Epistola 07
Latino: dall'autore Orazio, opera Epistole parte Libro 01 - Epistola 07
Ceruus equum pugna melior communibus herbispellebat, donec minor in certamine longo implorauit opes hominis frenumque recepit;sed postquam uictor uiolens discessit ab hoste,non equitem dorso, non frenum depulit ore | Era una volta il cervo piú forte del cavallo e gli vietava i pascoli comuni; dopo lunga lotta, sconfitto, il cavallo implorò il braccio dell'uomo e ne accettò le redini; ma poi che vincitore del nemico superbo ritornò dal campo, non si scrollò piú dal dorso il cavaliere, né le briglie dal morso |
Sic, qui pauperiem ueritus potiore metallislibertate caret, dominum uehet improbus atque seruiet aeternum, quia paruo nesciet uti | Cosí chi per timore di miseria si priva della libertà, piú preziosa dell'oro, per ingordigia, perché del poco non si appaga, si porterà un padrone sulle spalle e lo servirà in eterno |
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Orazio, Epistole: Libro 01 - A Quinzio
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Cui non conueniet sua res, ut calceus olimsi pede maior erit, subuertet, si minor, uret | Se il tuo stato non ti si adatta ricorda quella scarpa che troppo larga ti fa inciampare, troppo stretta ti piaga |
Laetus sorte tua uiues sapienter, Aristi,nec me dimittes incastigatum, ubi plura cogere quam satis est ac non cessare uidebor | Vivi da saggio, Aristio mio, lieto della tua sorte, e non lesinarmi rimproveri se credi che io accumuli, senza riposo, piú del necessario |
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Imperat aut seruit collecta pecunia cuique,tortum digna sequi potius quam ducere funem | Il troppo denaro è servo e padrone: dovrebbe seguire le redini, non impugnarle |