Forse dama di corte, forse concubina di un imperatore, dopo aver visto una lunga schiera di innamorati caderle ai piedi, pare sia stata condannata a una vecchiaia di solitudine e stenti. Attorno a questa affascinante poetessa, già nel XI secolo avevano cominciato a fiorire leggende, che poi il teatro avrebbe rielaborato in drammi di amore e morte. Molte la vogliono capricciosa e sprezzante nei confronti dei tanti illustri aristocratici stregati dalla sua bellezza e pronti a obbedire a ogni suo cenno.
Pare che è un cortigiano d'alto rango ebbe da Komachi la promessa che, se le avesse fatto visita per 100 notti consecutive, avrebbe potuto farla sua. L'uomo accettò la condizione e corse speranzoso dalla poetessa ogni notte, incurante del caldo, del freddo e delle intemperie, finché narra la leggenda la 99esima notte morì
I colori dei fiori / sono, ahimè, sbiaditi, / mentre io, invano / assorta nei miei pensieri, vedevo passare / i giorni di pioggia ostinata
Ono no Komachi