Natura morta con violino - Georges Braque, 1911

Natura morta con violino - Georges Braque, 1911

Il dipinto è intellettualmente calibrato, elaborato ed analitico. L'apparente facilità del procedimento è sbalorditiva. La struttura piramidale, caratterizzata da toni ocra, si infittisce in un fascio di tratti diagonali obliqui che proiettano ombre brune. Alcune pennellate chiare e orizzontali sono riservate al centro del dipinto e al soggetto

Tuttavia la presenza di elementi decifrabili dipinti in modo realista - come la chiave del violino - non basta allo spettatore per dare al dipinto un significato.

nell'Estate del 1911, Braque e Picasso scalano le vette della modernità pittorica. Da questa alchimia nascono le sperimentazioni più importanti di un cubismo analitico che sta maturando nel clima di gioia estiva e spensieratezza. Vengono rigenerate forme e idee, sintassi e lessico. In questo contesto, Braque realizza Natura morta con violino

nature morte au violon - Georges Braque, 1911 nature morte au violon - Georges Braque, 1911

Il dipinto rimase per molto tempo nello studio di Braque, che solo nel 1947 ha consentito per la prima volta a separarsene per inviarlo alla mostra organizzata da Ivonne Zervos nel palazzo dei Papi ad Avignone. L'eloquente attaccamento al dipinto rivela l'aspetto nutrito dall'artista per una fase fervida è breve - il soggiorno Céret si concluse Il 19 gennaio 1912 -. Una reliquia, ma anche un sudario:

In quegli anni Io e Picasso ci siamo detti cose che nessuno ti dirà più, che nessuno saprebbe più dire, che nessuno sarebbe più in grado di comprendere..., cose che risulterebbero incomprensibili e ci hanno procurato un immensa gioia

Georges Braque

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