Anche la mano della donna che sta cullando la Vergine è stata modellata con straordinaria attenzione. Nel dipinto aleggia una strana atmosfera, accentuata dall'uso alternato di piani illuminati o immersi in un'ombra profonda. Questo non era insolito nell'arte di Beccafumi, il cui talento consisteva essenzialmente nell'unicità compositiva delle sue opere. Esse tradiscono tuttavia l'influenza degli affreschi della Cappella Sistina e delle opere di Raffaello, che l'artista ebbe modo di ammirare in occasione di un soggiorno a Roma.
Domenico Beccafumi fu l'ultimo grande artista della scuola Senese. Le sue opere mostrano un approccio inconsueto ai soggetti e alla composizione e spesso includono dettagli bizzarri.