il dramma cui assistono e partecipano è intenso ma quasi trattenuto, per la sua riconosciuta ineluttabilità. Sul fondo si apre un meraviglioso panorama, una veduta pura, quasi un dipinto assestante, con la finestra aperta che elimina ogni riferimento all'evento religioso e storico, richiamando piuttosto una naturale poesia del paesaggio.
Il dipinto suscito scandalo, trattandosi della prima è quasi blasfema rappresentazione di questo tema sacro priva della figura del Cristo, che tradizionalmente accoglie in cielo l'anima della Vergine. si scrissero pagine e pagine sulle eresie del Mantegna, eresia doppia perché è rivolta sia alla tradizione iconografica sia a quella religiosa.
Poi, negli anni trenta, in una collezione Ferrarese venne ritrovato l'elemento superiore della composizione, e Il critico Roberto Longhi ricostruì - sopra l'arcata che dovrebbe delimitare, con l'architettura di Gusto antico, la veduta paesaggistica - la parte mancante: un Cristo, appunto, che dall'alto accoglie l'animula di Maria. mistero risolto, dunque, e conseguente riduzione del valore rivoluzionario del dipinto, che altrimenti avrebbe avuto un ulteriore ragione di modernità. Resta comunque la sua importanza capitale come testimonianza della forza inventiva di Mantegna nel conciliare storia e natura, con la seconda che, finalmente, riesce a riconquistare il proprio spazio