Sopra tutti appare la figura di Dio onnipotente. L'eterno, primo della Trinità, tiene in mano un globo ed è affiancato da una schiera di angeli, tre per lato. Segue Cristo seduto su un trono sostenuto dalle nuvole.
Gesù risorto, con indosso una veste bianca e i segni delle stimmate, congiunge cielo e terra. E' affiancato da Maria che ha lo sguardo rivolto verso di lui e Giovanni Battista che indossa abiti umili e porta una croce appoggiata alla spalla. Ai lati 12 personaggi a ricordare il numero degli apostoli e delle tribù di Israele. Cominciando dal lato di Maria:
- San Pietro con le chiavi e la veste gialla e blu di richiamo ai colori della casata di papa Giulio II
- Adamo
- Giovanni mentre scrive il Vangelo
- Davide con lo strumento della cedra che lo rappresenta
- il primo martire, santo Stefano
- il profeta Geremia
- Giuda Maccabeo
- san Lorenzo con la palma
- Mosè che tiene le tavole della legge
- san Matteo
- Abramo con il coltello con il quale stava sacrificando il figlio Isacco per testimoniare la sua fede in Dio
- san Paolo con la spada usata per decapitarlo
Nel registro inferiore la chiesa militante, con il punto focale dell'ostia posta nell'ostensorio. Tra i vari personaggi, sono riconoscibili, a sinistra, il Bramante appoggiato alla balaustra, indica un libro che sta consultando e si volta all'indietro verso un giovane. Costui è Francesco Maria della Rovere con indosso sempre il giallo e blu colori della casata a cui appartiene il committente papa Giulio II. Francesco Maria indica l'ostia consacrata. Anche Giulio II viene rappresentato poco più a destra, seduto, tiene in mano un libro e ha le sembianze di san Gregorio Magno. Ai suoi piedi un altro libro e alla sua sinistra san Girolamo. San Girolamo indossa un vestito rosso. Ha la testa bassa nell'intento di leggere un libro e, accucciato a lui, un leone. A seguire Beato Angelico in abito domenicano.
dall'altro lato seduto, sant'Ambrogio con il volto e le mani aperte rivolto verso l'alto. Al suo fianco, anch'egli seduto, sant'Agostino. Con il braccio e il dito distesi, detta ad un giovane, seduto per terra, quello che deve scrivere. Segue san Tommaso d'Aquino con l'aureola in testa, papa Innocenzo III, e san Bonaventura vestito di rosso, con libro aperto che sta leggendo. quindi papa sisto IV e Dante Alighieri non nelle vesti di poeta ma di teologo